GIORNALISMO-CINISMO e INGANNI MEDIATICI, come uscirne?

-Non ci si rende conto delle forze maligne in gioco – Responsabilità dei cristiani -  di Renzo Ronca - (30-8-15)- aggiornam. 29-5-18

 

 

 

Non so se sia mai esistito un giornalismo puro, libero, realizzato con obiettività e senso della morale comune. Penso di si, visto che molti giornalisti sono stati perseguitati e persino uccisi. Tuttavia mi riferisco qui alla stragrande maggioranza di questa categoria, a quelli che usano i mass media solo per produrre consensi al loro padrone o ingrandire morbosamente i fatti più devastanti di cronaca nera senza preoccuparsi del male che fanno. Vorrei invitare chi tra loro pensa di avere un residuo di coscienza, a ritrovare un minimo di correttezza etica.

  

Come cristiano osservo con attenzione i tempi in cui viviamo alla luce delle profezie di Gesù e della Bibbia in generale; forse per questo non sono tanto sorpreso di quanto sta accadendo (anzi so che ci saranno nefandezze peggiori) tuttavia non posso esimermi dal denunciare l'immoralità dei nostri tempi, le strategie di potere travestite sempre da "bene per i cittadini". Da tempo infatti non si tratta più solo di “notizie” ma di campagne di stampa, di “bombardamenti” mediatici per vari scopi. Le notizie vengono distribuite e confezionate come prodotti per effetti programmati su chi le ascolta.  La verità non si può più distinguere dalla falsità perché l'affermazione di uno è il contrario dell'affermazione dell'altro e l'ascoltatore non ha i mezzi per valutare chi mente.

 

A questo punto allora il problema non sono più i fatti trasmessi e nemmeno chi li confeziona, il punto principale siamo noi: come  non essere "presi" da tante strategie così complesse?  Come salvarci da tutto questo?

 

La specializzazione di certe tecniche mediatiche per ottenere consensi (e dunque potere) è arrivata a livelli così sofisticati e pericolosi che nemmeno a certi livelli è facile distinguere lo sfondo da ciò che viene proposto in primo piano. Lo "spin doctor" o consulente di comunicazioni dei mass media è ormai una grande professione ambita e profumatamente retribuita. Tra i tantissimi spin doctors viene poi scelta la crema dei migliori ed avviata a ulteriori specializzazioni con vari nomi, tipo: master di comunicazione politica o altro. Sono persone molto intelligenti e colte, con conoscenze di psicologia sociologia mercati finanziari strategie di convincimento ecc. Questi consiglieri (spesso senza morale, ma con grandi capacità di distorcere la morale comune) non sono identificabili dall'uomo comune: sono quelli che preparano le strategie dei partiti, il modo di esporle davanti alle telecamere, le pause, le espressioni, i linguaggi e gli scopi ben nascosti. Sono come i mercenari nelle guerre, solo che non combattono con le armi vere ma con il cinico uso della psicologia delle masse (1). Noi persone comuni non vinceremo mai contro questi esperti che sanno come manipolare le nostre emozioni per i loro fini. E allora come difenderci? Quale potrebbe essere la nostra strategia difensiva?

 

1) Fare subito uno stop momentaneo. Arroccarci in una difesa del nostro cuore e della nostra fede. Questo ci permetterà prima di schermarci e poi di  fare il punto della situazione.

 

2) Viviamo tutti in una dipendenza mediatica allarmante che ci impedisce di pensare con la nostra testa e va trattata come tutte le dipendenze. Occorre rendercene conto, affrontarla con un programma di disintossicazione appropriato, fatto da chi lo sa fare.

 

3) Cambiare completamente la prospettiva dello scontro: per un credente cristiano ad esempio, non può più sussistere l'analisi di un fatto politico sociale, su cui, poi, immettiamo una valutazione in base dei nostri princìpi religiosi; bensì dovremo fare il contrario: impostare il vivere sui nostri princìpi religiosi, in cui, poi, eventualmente, immettere eventuali fatti politico-sociali, esponendoli come ai raggi "x" davanti alla nostra fede, mentre li osserviamo.

 

4) Non accettare più l'uso improprio di parole con molteplici significati, ma fare del nostro meglio per ridare un valore unico ad ogni parola. La serietà della parola va vista in base al concetto di "Parola" biblica quando lo Spirito di Dio la rende comprensibile alla nostra coscienza illuminata da una nuova nascita.

 

5) Cercare di fare di tutto per rientrare in ciò che è "vero" "santo" e "buono" secondo quanto ci è stato insegnato dal Signore Gesù, nostro Maestro, non da concezioni filosofiche o sociali. Ripartendo da questi principi sarà come imparare di nuovo l'alfabeto riedificando noi stessi in modo pulito.

 

6) Conoscere attentamente il futuro dell'uomo secondo il progetto di Dio. Questo non ci farà più sorprendere da quanto accade. Non solo, ma ci darà i mezzi per prevenire quanto accadrà.

 

Mi rendo conto che questi piccoli punti accennati meriterebbero una spiegazione più approfondita e spero che riusciremo a farla. Intanto, per chi sente ancora il richiamo di Dio, proviamo a partire, a mettere in atto qualcosa di quanto abbiamo detto.

 

 

 (1) Freud: psicologia delle masse ed analisi dell'Io.

 

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