LA DISTRAZIONE – terribile tecnica di condizionamento e pericolo per la nostra identità -

 di Renzo Ronca - 12-7-15 - agg. 19-7-19

 

 

 

Probabilmente è un fotomontaggio scherzoso questa foto che ho trovato e che mostra una bella ragazza appoggiata mentre in secondo piano c'è un guidatore che va fuori strada, evidentemente distratto da lei. L'immagine della macchina non tutti gli uomini la notano subito presi magari a guardare prima la donna; e questo esprime simpaticamente molto bene anche la nostra distrazione. 

 

Pensate a quanta pubblicità sfrutta proprio la distrazione come una tecnica per vendere un prodotto o per convincerci a fare o non fare qualcosa.

 

Una delle più subdole ed efficaci armi che le forze del male usano per condizionare la mente dell’uomo allontanandolo da Dio è la distrazione.

 

Non parliamo qui della “distrazione positiva”, quella cioè che certe volte ci serve ed è utile per alleggerire il peso del quotidiano, ma di una tecnica altamente sofisticata e molto elaborata per rendere pigro e piatto il nostro cervello al fine di poterlo manipolare.

 

In una pagina Internet [1]  che parla di controllo sociale ho trovato questa interessante dicitura:

"La strategia della distrazione. L’elemento principale del controllo sociale è la strategia della distrazione che consiste nel distogliere l’attenzione del pubblico dai problemi importanti e dai cambiamenti decisi dalle élites politiche ed economiche utilizzando la tecnica del diluvio o dell’inondazione di distrazioni continue e di informazioni insignificanti. La strategia della distrazione è anche indispensabile per evitare l’interesse del pubblico verso le conoscenze essenziali nel campo della scienza, dell’economia, della psicologia, della neurobiologia e della cibernetica [2].  Sviare l’attenzione del pubblico dai veri problemi sociali, tenerla imprigionata da temi senza vera importanza. Tenere il pubblico occupato, occupato, occupato, senza dargli tempo per pensare, sempre di ritorno verso la fattoria come gli altri animali."

 

La distrazione come mezzo per imbrogliare e rubare è usata da secoli; oggi ha raggiunto livelli incredibili ed è massicciamente diffusa con l’uso del mass-media e della TV.

 

La psicologia –che quando è senza morale può diventare cinica e cattiva- spessissimo viene usata dal potere per trovare dei metodi facili per distrarre/imbrogliare/condizionare la gente: E’ tristemente attuale infatti  l’uso politico di “infilare” norme disoneste di convenienza personale  (che nessuno voterebbe se le vedesse in chiaro), nascoste sotto un “pacchetto generale” di norme “benefiche” altamente reclamizzate.  Altro esempio molto interessante è il “priming”. [3]

 

Non immaginiamo nemmeno quanto sia efficace e terribile la distrazione associata ad una volontà maligna. Per distrarre infatti occorre fantasia abilità conoscenza del comportamento e spregiudicata intelligenza; e tutti questi campi (assieme a molti altri) sono oggetto dello studio della comunicazione, che sta al servizio di chi paga di più.

 

Per quanto ci riguarda riteniamo che da sempre l’avversario di Dio stia studiando e “testando” l’uomo per allontanarlo dalla conoscenza della sua vera identità di “figlio di Dio”. La distrazione è per l’ingannatore il tavolo da gioco in cui getta le sue carte; il suo fine è farci dimenticare Dio in maniera definitiva.

 

Lo Spirito di Dio invece opera in modo contrario cercando di riportare alla coscienza l’imprinting di quella memoria della creazione.

 

A saperla leggere la Bibbia è un continuo ripescare nella memoria ciò che eravamo, per rivelarci ciò che potremmo essere.

 

La distrazione si può combattere anche concentrandoci sulla finalità di piccoli gesti: per esempio l’altro giorno dovevo dare la pappa ai cani; sono andato nel canile, era molto caldo e ho pensato che avrebbe fatto loro piacere l’acqua fresca così ho aperto il rubinetto; nel frattempo ho fatto le porzioni nelle ciotole e gliele ho date. Visto che c’ero, sono andato anche al cancello di casa a vedere se c’era posta. Poi sono tornato a casa ….dimenticando il rubinetto aperto!  Se invece facciamo meno cose, però pensiamo solo a quelle, forse ci abituiamo ad essere meno distratti.

 

Dice il Signore: “Andate; ecco, io vi mando come agnelli in mezzo ai lupi. Non portate né borsa, né sacca, né calzari, e non salutate nessuno per via. (Luca 10:3-4).

L’invito a non salutare nessuno per la via non è una forma di scortesia ma un insegnamento volto alla concentrazione.

Gesù conosce bene quanto possiamo disperderci e ci invita a prendere la vita con maggiore serietà, senza cose superflue, come una missione importante alla fine della quale renderemo conto delle nostre azioni.

 

Il modo migliore che io conosco per evitare ciò che è inutile consiste nel leggere ogni giorno brevi frasi bibliche e poi tenere in memoria il più possibile quei contenuti. Non tanto le parole quanto i contenuti.  

Quando poi ci rendiamo conto che la nostra testa se ne va  chissà dove, richiamiamo alla mente quelle frasi, oppure scriviamole se sono importanti e ogni tanto pensiamoci. E’ così che possiamo abituare la nostra coscienza a funzionare e la nostra vita ad avere una finalità.

 

 

 

 

NOTE

 

[1) http://www.tragicomico.it/controllo-sociale-noam-chomsky/

 

[2] Ovviamente qui l’autore elenca quelle che per lui sono le “conoscenze essenziali”. Personalmente ritengo che al di là della neurochirurgia e della cibernetica, la conoscenza essenziale dell’uomo sia il sepolto ricordo di Dio che dovremmo riscoprire e da cui questo sistema -sotto il controllo del “principe delle tenebre”- continuamente ci distoglie.

 

[3] Il Priming  [MOLTO UTILE DA SAPERE n.d.r.] è un effetto psicologico per il quale l'esposizione ad uno stimolo influenza la risposta a stimoli successivi. […] Ad esempio, la ripetizione di una certa parola aumenterà la probabilità che una parola simile sia fornita come risposta ad una domanda, benché non sia la risposta corretta. Oppure il breve piacere di un venticello fresco in una giornata torrida ci induce a considerare con maggiore ottimismo qualunque cosa stiamo valutando in quel momento (Kolb & Whishaw: Fundamentals of Human Neuropsychology (2003) wikipedia)  - UN banale esempio nei furtarelli è iniziare a parlare del numero venti, distrarre, poi pagare con una banconota da dieci chiedendo il resto di venti (http://www.psicologianeurolinguistica.net/2012/12/ipnosi-e-furto-tutta-la-verita-su-come.html#ixzz3ffJuUw9Y).   UN esempio più altolocato è invece applicare qs tecnica alla politica economica con il c.d.  “pump priming” (pompa di adescamento) con cui lo stato interviene artificialmente per provare una ondata iniziale di fiducia al fine di incrementare la spesa pubblica. (Trecc.)

 

 

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