Bollettino libero cristiano evangelico  della "Piccola Iniziativa Cristiana" a cui tutti possono partecipare utile per la riflessione e lo studio biblico

 

AGGIORNAMENTI PER GLI OPERATORI MISSIONARI SUL CAMMINO DI “ESPANSIONE SPIRITUALE (1) - del 8-7-09 rived.9-12-14-  (livello 5 su 5)

 

 

 

  

 

PRESENTAZIONE: In questo aggiornamento (dopo il precedente "AGGIORNAMENTO APPUNTI SULLA ESPANSIONE SPIRITUALE" ), pensato più per chi già serve il Signore ed è già a conoscenza del cammino ES, presenterò due capitoletti: 

 

il primo, prende spunto da alcune affermazioni fatte recentemente da una persona che, non accettando l’impostazione di base ed aprendo il cammino a forme di scambi più amichevoli-fraterni  verso tutti, avrebbe finito per cambiarne lo spirito iniziale.

Questo spirito iniziale che ho cercato di trasmettere  è un intimo rapporto solo con il Signore non con le persone. E' un dialogo spiritualmente molto riservato nel tramite dello Spirito Santo, nella misura in cui Questo viene donato da Dio.

Questo cammino infatti tenta di tenere lo sguardo fisso sul Signore Gesù per non distrarci e non prevede forme di scambi comunitari, ma solo brevi preghiere e meditazioni personali nel silenzio dell’ascolto.

In questo primo capitolo si evidenzieranno i modi e le persone che, a parer mio, non sono adatti a seguire il cammino per il loro bene e per la chiarezza generale. 

 

Il secondo capitolo invece si occuperà brevemente degli aggiornamenti operativi pratici e di quelli specifici sul discernimento. Buona lettura.

  

 CAPITOLO PRIMO CHI NON E’ ADATTO A SEGUIRE IL CAMMINO DI ESPANSIONE SPIRITUALE

 

 A causa di alcuni fraintendimenti intercorsi negli ultimi tempi  vorrei chiarire meglio quando non è più opportuno continuare il cammino e quando invece lo è. Col tempo infatti ho capito che non tutti sono adatti..

 Non sono adatte ad esempio le persone troppo suggestionabili, dalla fede incerta o troppo emotive. Queste infatti tenderanno ad idealizzare il loro consigliere o ad appoggiarsi all’aprire e leggere la Scrittura come fosse una tecnica a se stante in modo eccessivo e ne saranno condizionati negativamente in modo magico come seguire l’oroscopo, col risultato di diventare ancora più incerte di prima, troppo dipendenti da tutte le sensazioni della preghiera e della vita.

Tali sensazioni sarebbero erroneamente idealizzate come fossero carismi o rivelazioni dall’alto e li guiderebbero meccanicamente nelle scelte. IN tutto questo, Dio sarebbe assente e la persona debole finirebbe per essere guidata invece dall’Avversario.(3)

 

L’Espansione spirituale (ES) inoltre non è una forma di frequentazione amichevole ma un impegno ben preciso e segue alcune regole. C’è un coordinatore che propone e indica gli sviluppi da approfondire attraverso la meditazione di alcune frasi evangeliche da lui scelte. L’obiettivo che si prefigge il coordinatore non è il miglioramento dei rapporti fraterno-amichevoli personali, ma il portarci direttamente davanti a Dio per la strada più breve, con maggiore consapevolezza, in stadi di maturità crescenti, incoraggiando poi a continuare da soli il percorso di crescita spirituale.

Nell’ES il discorso è soprattutto tra noi e Dio e, senza sminuire il ruolo del coordinatore, il successo dell'ES si ha proprio quando noi non dipendiamo da lui, ma da Dio stesso.

 

 Riassumendo ne consegue che tra gli altri, non sono adatti:

a)    Chi è troppo suggestionabile e ha o potrebbe avere problemi psicologici di equilibrio generale;

b)    Chi cerca amicizie, anche di nobili ideali spirituali cristiani;

c)     Chi dipende sempre più dal coordinatore e non da Dio. Sulle dipendenze è necessario ancora un piccolo approfondimento:

 

 Dipendenze ed idealizzazioni nel cammino

Quando un’anima idealizza troppo il suo compagno di viaggio (il coordinatore, il consigliere), l’errore quasi sempre non sta nella persona che fa i primi passi, ma nel coordinatore stesso. Io alcune volte ho sbagliato in questo, involontariamente ho formato dei Renzo-dipendenti; me ne sarei dovuto accorgere molto prima e diminuire come fece Giovanni al crescere di Gesù; forse sono rimasto troppo al centro ed in maniera deleteria; me ne assumo la responsabilità e prego il Signore che possa Lui sopperire e correggere la mia incapacità.

 Responsabilità a parte (tutti possiamo sbagliare, ma tutti ci dobbiamo correggere per non sbagliare più), quando una persona prosegue e viene avvisata di un errore che sta commettendo, deve impegnarsi al massimo per evitarlo e per non ripeterlo.

 La ribellione, la polemica o le idealizzazioni per astratte concezioni di spiritualità sono anch’essi indice di persone non adatte al cammino.

La base del Cammino di espansione è l’umiltà, la plasticità, la morbidezza, il lasciarsi trasformare da Dio (Romani 12:1-2). E’ ovvio che la permalosità, il ribattere su tutto, il non accettare consigli, l’orgoglio, la saccenteria, la falsa modestia insomma, non vanno per niente bene. Se qualcuno dopo alcuni avvertimenti persiste in queste cose non è adatto ed il consigliere-coordinatore lo lascerà stare pregando per lui in disparte.

Certo è che la base dell’espansione è una trasformazione continua, per cui chi si irrigidisce per qualsiasi motivo rifiutando di cambiare, si autoesclude da solo dal cammino.

 

CAPITOLO SECONDO - AGGIORNAMENTI OPERATIVI E AGG. SPECIFICI

 

 AGGIORNAMENTI OPERATIVI

 1) Divisione dei sessi per questioni troppo personali

Per ridurre al minimo gli errori da ambo le parti (coordinatori e corrispondenti) abbiamo pensato di orizzontarci, soprattutto quando si affrontano alcuni discorsi che investono anche il lato pratico e riservato, verso una metodologia più settoriale: le donne con le donne e gli uomini con gli uomini. Non è che questa adesso debba diventare una regola ferrea, si valuta, si vede, è una linea di massima. Può capitare che ci scriva una persona battezzata da tempo, molto equilibrata dalla fede forte ed allora non c’è problema; ma in linea di massima come ho detto, per evitare fraintendimenti, certi approfondimenti personali che vanno a toccare le profondità del cuore e del vissuto intimo è consigliabile farli con persone dello stesso sesso.

 

 2) Usare poco “l’apri e leggi”

Lucifero si trasforma sempre pure lui, anche se in verso contrario a quello di Dio. Accanto all’espansione spirituale guidata da Dio esiste una espansione spiritistica diabolica guidata da Satana. Questo significa che questa “scimmia di Dio” come viene chiamata, nel suo tentativo di farsi passare per il Creatore, copia le forme esteriori della spiritualità e dei doni dello Spirito, ma rimane incapace di trasfondere la vita e l’amore in quello che fa. La tecnica “dell’apri e leggi” proprio perché (apparentemente) molto facile è alla portata di tutti ed ha avuto negli ultimi anni un forte sviluppo nei movimenti spiritistici. E’ il vecchio inganno della consultazione idolatrica con sistemi sempre più sofisticati.

La stessa modalità dunque potrebbe essere benefica o malefica a seconda di chi la conduce. Non è il modo di operare, la modalità, che santifica ma è la fede. Rifletteteci. Questo investe tutti noi di grande responsabilità.

Raccomandiamo vivamente, dunque, di farne un uso molto ridimensionato, essenziale, solo quando strettamente necessario ed in clima di profonda preghiera, adorazione e lode al Signore; da evitare per chi non è battezzato se non è seguito da persona di provata fede ed equilibrio.

 

 3) Altro rischio: il plagio

Abbiamo visto la meravigliosa e profondissima frase di Romani 12:1-2 una delle “colonne” su cui è imperniato il processo di trasformazione. “Lasciatevi trasformare da Dio in un completo mutamento della vostra mente…”  Vorrei sottolineare il punto centrale “trasformare da Dio” non dalle persone! L’eccessivo zelo potrebbe spingerci a metterci del nostro. Guardate (mi riferisco a chi coordina) che quando un’anima vi si affida, rischiate molto davanti a Dio e potreste fare del male a quell’anima se non vi ritraete in tempo!  Il confine tra chi opera nel nome di Dio e chi opera confidando in se stesso è sottilissimo. Noi dobbiamo portare le anime a Dio, non gestirle da soli!  Sarà Lui a plasmarle e a dare loro la forma che aveva concepito nel Suo pensiero all’atto della loro creazione; noi che ne possiamo sapere? Non proiettiamo sulle persone in cerca di Dio il nostro modo giusto di essere e di vivere. Portiamole al Signore, diamo loro i mezzi per ascoltarLo e poi diminuiamo gradatamente. 

 

 AGGIORNAMENTI SPECIFICI -  L’”apri e leggi” lo faccia chi è chiamato a farlo.

Lo Spirito di Dio concede dei doni agli uomini ma non tutto a tutti.

(1 cor 12:7-11) 7 Ora a ciascuno è data la manifestazione dello Spirito per il bene comune. 8 Infatti, a uno è data, mediante lo Spirito, parola di sapienza; a un altro parola di conoscenza, secondo il medesimo Spirito; 9 a un altro, fede, mediante il medesimo Spirito; a un altro, carismi di guarigione, per mezzo del medesimo Spirito; 10 a un altro, potenza di operare miracoli; a un altro, profezia; a un altro, il discernimento degli spiriti; a un altro, diversità di lingue e a un altro, l'interpretazione delle lingue; 11 ma tutte queste cose le opera quell'unico e medesimo Spirito, distribuendo i doni a ciascuno in particolare come vuole.

Questo significa che non dobbiamo spingere per forza tutti aprire e leggere le Scritture immaginandoci che le sappiano ascoltare e interpretare come facciamo noi.

All’inizio davo per scontato che il dono dell’intimità col Signore, cioè della capacità in certi momenti di grazia da Lui stabiliti, di poterLo sentire e capire tramite la Scrittura, come se mi parlasse direttamente, fosse un dono dato “a pioggia”, valido per chiunque. Ma poi ho capito che non è così. Il Signore è vero che sa parlare a tutti, ma lo fa in modi diversi. Con qualcuno usa uomini di chiesa, con altri i sogni, con altri si fa sentire nel cuore, con altri ancora usa particolari “pressioni” nella coscienza a lui solo note. Non dobbiamo dunque dare per scontato che il discernimento degli spiriti e dell’interpretazione siano così immediati ed automatici. Lo Spirito li dà a chi vuole e per alcuni evidentemente quella non è la strada giusta. In questi casi (che ho constatato sono la stragrande maggioranza) limitiamoci ad essere noi operatori quelli che suggeriscono i punti di meditazione. In pratica noi intercederemo usando l’ES per la persona che stiamo aiutando al fine di portarla il più vicino possibile al Signore. Lo Spirito Santo ci indicherà come fare. Capiterà spesso che le persone abbiano bisogno solo di essere aiutate a migliorare il loro cammino, e noi dovremo evidenziare i punti forti e punti deboli delle loro fede.

 

 L’”apri e leggi” rivisto nel cuore

Non si insisterà mai abbastanza: Dobbiamo tener conto dell’inflazione spiritistica, che si serve ormai a piene mani di modalità simili all’”apri e leggi” (tipo oracolo) ma senza lo Spirito di Dio. E’ bene ripetere spesso che dopo la preghiera, quando cerchiamo la Scrittura da meditare, non è l’azione meccanica della frase che per prima si apre da sola casualmente, che ci interessa. Per questo basterebbe un computer o l’estrazione dei versetti come una lotteria. Questa è magia, non ascolto. Noi dopo la preghiera apriamo la Scrittura e la leggiamo senza particolari stati d’animo, ma con serenità. Se manteniamo nella nostra mente la base della nostra preghiera, leggendo le frasi ci sarà prima o poi come un “risucchio spirituale”, come uno “zoom” di qualche punto che ci balzerà nel petto, con parole che faranno accendere il nostro cuore.

 (Lu 24:32) Ed essi dissero l'uno all'altro: «Non sentivamo forse ardere il cuore dentro di noi mentr'egli ci parlava per la via e ci spiegava le Scritture?»

Ma anche questo non sia una regola!

 Non è dunque che ci dobbiamo soffermare  sulla prima frase che meccanicamente capita solo perché è la prima che leggiamo o la prima che sta scritta in quella pagina o la prima dove cadono gli occhi… ma deve essere “la prima” in senso di altezza, di elevazione, di evidenziazione da parte dello Spirito di Dio.

 

Potrà capitarci spesso di leggere rileggere e non trovare niente. Non è detto che siamo sempre in linea e sempre in perfetta sintonia con Dio. In quei casi o stiamo ponendo al Signore richieste inutili o siamo poco in atmosfera di preghiera o una nostra preoccupazione sta prevalendo sulla percezione. Meglio fermarsi allora e ritrovare il giusto rispetto perché siamo sempre davanti a Dio e non davanti ad una modalità magica.

 

 

(1) Cammino di espansione spirituale: E’ l’apertura e la trasformazione dell’anima nostra  in altezza lunghezza e profondità secondo la guida dello Spirito Santo in base  alle Scritture bibliche.

(2) Il termine “mistica” è diventato molto difficile da definire oggi perché usato spesso impropriamente; tuttavia intendo con “mistica” il rapporto diretto con Dio, attivo e/o contemplativo.

(3) Capita di frequente che l’Avversario amplifichi certe capacità di queste persone dando davvero loro l’illusione di essere sensitivi, veggenti o quant’altro. Di fatto si dà importanza al dono e non al donatore e questo è quasi sempre un errore terribile.

 

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[1] Cammino di espansione spirituale: E’ l’apertura e la trasformazione dell’anima nostra  in altezza lunghezza e profondità secondo la guida dello Spirito Santo in base  alle Scritture bibliche.

[2] Il termine “mistica” è diventato molto difficile da definire oggi perché usato spesso impropriamente; tuttavia intendo con “mistica” il rapporto diretto con Dio, attivo e/o contemplativo.

[3] Capita di frequente che l’Avversario amplifichi certe capacità di queste persone dando davvero loro l’illusione di essere sensitivi, veggenti o quant’altro. Di fatto si dà importanza al dono e non al donatore e questo è quasi sempre un errore terribile.

[4] Mi servo di alcune frasi piuttosto centrate che la sorella Anna Cuomo ha usato per spiegare questo processo e le adatterò al discorso che sto facendo.

[5] Certe impostazioni e certe scelte da parte del coordinatore abbiamo sperimentato che è bene prenderle in gruppo: i coordinatori cioè si incontrano spesso, ne parlano, si consigliano e pregano insieme per discernere il più giusto modo di operare.

 

 

 

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