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SPIRITO SANTO: NUOVA CREAZIONE NOTE ESPLICATIVE ALLA PRESENTAZIONE IN POWERPOINT Scrittura e spiritualità di Renzo Ronca Scritto n. 7 Quando incontriamo Gesù avviene in effetti una nuova creazione: una nuova nascita, la consapevolezza di Dio! Il ricordo prende vita in quella grande pace come doveva essere al momento della creazione; l’uomo nato di nuovo ha in se stesso la presenza consapevole e cosciente Signore! L’uomo viene slegato dal presente e ricevendo parte del pensiero di Dio riesce a percepire, seppure per grosse linee, tutto l’insieme del piano di salvezza del Creatore.
Per capire meglio questa
trasformazione abbiamo disegnato uno schemino in powerpoint che vi invitiamo
ad aprire in una seconda pagina a parte (dal titolo, oppure
cliccando
qui); ora lo spiegheremo pagina per pagina:
diapositiva 1:
titolo
diapositiva 2:
Metteremo in relazione la creazione dell’uomo in Genesi 1 e 2 con
l’immissione dello Sp Santo da parte di Gesù Risorto agli apostoli in
Giovanni 20.
-DIO CREÒ L’UOMO A SUA IMMAGINE (Gen 1:26) Nell’uomo è
presente un imprinting, la memoria del Padre come un seme, ma è potenziale in
lui, non ancora cosciente, come una piantina che mette radici e che deve poi
venire alla luce. -DIO SOFFIA SULL'UOMO (Genesi 2:7 Dio il SIGNORE formò l'uomo dalla polvere della terra, gli soffiò nelle narici un alito vitale e l'uomo divenne un essere vivente.) -GESU' SOFFIA SUI DISCEPOLI ( Giovanni 20:22 Detto questo, soffiò su di loro e disse: «Ricevete lo Spirito Santo.) E' la stessa attività creatrice: Giovanni 5:17 Ma Gesù rispose loro: «Il Padre mio opera fino ad ora, e anch'io opero». Gesù-Dio crea l'uomo nuovo celeste con lo stesso modo e con la stessa potenza in cui era stato creato l'uomo dell'Eden.
-Attraverso
l’attività liberatoria dello Spirito Santo, l’uomo inizia realmente un
processo di trasformazione ad immagine di Dio. La memoria si apre, acquistiamo
consapevolezza, la piantina esce dalla terra e comincia a crescere.
(2Corinzi
3:17-18
Ora,
il Signore è lo Spirito; e dove c'è lo Spirito del Signore, lì c'è libertà.
E noi tutti, a viso scoperto, contemplando come in uno specchio la gloria del
Signore, siamo trasformati nella sua stessa immagine, di gloria in gloria,
secondo l'azione del Signore, che è lo Spirito.)
diapositiva 3:
DALL’UOMO LA DONNA COSÌ COME DA CRISTO LA CHIESA.
Genesi 2:21 Allora Dio
il SIGNORE fece cadere un profondo sonno sull'uomo, che si addormentò; prese
una delle costole di lui, e richiuse la carne al posto d'essa.
Il
sonno momentaneo di Adamo è la momentanea morte di Gesù. Al risveglio
dell’uomo vi era una donna “carne della sua carne”, al risveglio di Gesù
inizia l’opera della Chiesa, corpo di Gesù stesso.
diapositiva 4:
IL DISTACCO MATURO:
Genesi 2:24
Perciò l'uomo lascerà suo padre e sua madre e si unirà a sua moglie, e
saranno una stessa carne.
L’uomo prima di sposarsi deve essere in grado di
lasciare padre e madre, ovvero deve aver raggiunto la maturità ed essere in
grado di mantenersi da solo, di saper provvedere alla sua nuova famiglia. Gesù
da piccolo era soggetto ai suoi genitori ma poi condusse la sua opera
strettamente unito solo al Padre celeste. Allo stesso tempo l’uomo
cristianamente “adulto”, che è nato di nuovo, deve saper abbandonare ogni
dipendenza dal mondo, umana e santificarsi, consacrarsi, diventare un solo
essere con Cristo, che è un solo essere col Padre. (Giovanni
17:22 Io ho dato loro la
gloria che tu hai data a me, affinché siano uno come noi siamo uno).
Unito alla sua compagna, l’uomo ha dei figli. Unita a
Cristo la Chiesa deve produrre buoni frutti. UN elemento basilare è il
passaggio da una impostazione egoistica ad un’altra altruistica. L’uomo
sposato che pensa solo a se stesso, ovvero alimenta il proprio “io”,
non avrà mai cura della famiglia, anzi la sfrutterà per i suoi
comodi. Allo stesso modo chi fa parte della famiglia di Dio, della Chiesa, non
può più dire “io, io”, ma deve saper parlare al plurale “noi,
noi…” prendendosi cura gli uni degli altri (Giovanni
13:35 Da questo conosceranno
tutti che siete miei discepoli, se avete amore gli uni per gli altri».)
diapositiva 5:
Adamo era soggetto alla legge (Genesi
2:17 ma dell'albero della
conoscenza del bene e del male non ne mangiare; perché nel giorno che tu ne
mangerai, certamente morirai».)
trasgredita
la quale non poteva far altro che aspettare la condanna: ovvero la morte. Era
necessario che un nuovo Adamo, ovvero Dio in Cristo, prendesse su di sé la
condanna al posto dell’uomo per poter liberare l’uomo. Gesù, eseguita la
condanna su di sé, poté “ridare la vita” all’uomo che, in virtù della
presenza di Dio stesso in Spirito, è ormai salvato e consapevole della Sua
patria celeste.
diapositiva
6: Gesù lascia momentaneamente la sua sposa (ma non da sola
essendo presente in essa attraverso il Suo Spirito che la guida) e sale in
cielo, per prepararle il posto presso la casa del Padre
(Giovanni 14:3-4
Quando sarò andato e vi avrò preparato un luogo, tornerò e vi accoglierò
presso di me, affinché dove sono io, siate anche voi; e del luogo dove io
vado, sapete anche la via».)
La chiesa-sposa si prepara per questo incontro. E’ il tempo che
viviamo adesso. La chiesa cristiana, tutta al chiesa cristiana del mondo
dovrebbe prepararsi per l’arrivo del suo Sposo. Ma quanti riusciranno
davvero ad aspettare? (parabola delle 10 vergini matteo 25:1..)
diapositiva 7:
Lo Sposo rapisce la sposa nel cielo. L’adempimento della promessa che tutti
attendiamo.
diapositiva 8:
Rivediamo lo schema non più in parallelo, ma in ordine cronologico.
diapositiva 9:
Nella prima parte abbiamo visto come satana abbia facilmente vinto l’uomo e
l’abbia portato alla morte.
diapositiva 10:
Nella seconda parte rivediamo l’opera di Gesù e dello Spirito Santo.
diapositiva 11:
Concludiamo con uno schema semplicissimo alla destra dello schermo che
evidenzia tutto il meraviglioso progetto di Dio sull’uomo: Dio crea
l’uomo… diapositiva 12: …e subito satana lo interrompe...
diapositiva 13:
..ma ecco che Dio in Cristo riprende il progetto
diapositiva 14:
e lo Spirito Santo che ci ha donato completa la nostra crescita spirituale
riportandoci tutti nella nostra vera casa, in cielo.
Sia lodato Dio per il Suo amore
perché non ci ha abbandonato.
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