PAGINA 4  DI ES4

 

“SONO IO CHE TI PARLO….” -  IL PERDONO

 

[dopo la preparazione e l'introduzione, allontanate le fonti di distrazione, messo il cuore in Dio, direttamente al centro della preghiera, in un momento di pace e silenzio, da soli]

 

“A te alzo i miei occhi… come gli occhi dei servitori sono rivolti....” (Sal 123:1-2)

 

... come farò Signore con tutte queste cose che mi preoccupano a meditare, a restare in tua compagnia? Il mio desiderio si scontra con le ansie giornaliere...

 

"Io sono colui che ti parla"  (Matt. 18:20)

 

Tu sei con me.    In me.   La tua voce mi sorprende. Mi rassicura.   "...io sono colui che ti parla..."  che grande miracolo così potente e così dolce...

 

"..perché dove 2 o 3 sono riuniti nel mio nome, io sono in mezzo a loro..." (Matt. 18:20)

 

Non è una presenza solo personale, ma anche comunitaria, in una famiglia, in una chiesa...  forse insieme a me, adesso, tante altre persone sono riunite nel tuo nome...  forse persone che sembrano sole come me, in realtà sono unite nella preghiera dalla Tua presenza... questa è la vera Chiesa...   ti ascolto umilmente Signore, insieme a loro....  tu sei il centro ed io ti ascolto tutti noi ascoltiamo, come la folla dei miei pensieri, ordinata e silenziosa, riunita attorno a te, osservando il tuo volto ed aspettando le tue parole… aspettando da te la guida, l'indicazione, come servitori inutili senza le tue espressioni d'amore, che tu solo puoi coordinare...

 

"...perdona fino a settanta volte sette...." (prosecuz. v.20)

 

 

Il perdono.   Come l'amore, il perdono parte da te in una sorgente e poi si diffonde come un fiume...  tu perdonasti me quando mi venisti vicino… io so perdonare me stesso? Io non so perdonare…

 

“non avevano ancora capito il fatto dei pani, essendo il loro cuore indurito..” (Mar. 6:52)

 

si. E’ difficile capire che non dipende dalle nostre forze, che sei tu a moltiplicare la forza. La potenza, il cibo, la grazia… a noi è chiesto di agire sulla fede, sulla tua parola, fidandoci di te… da solo io mi perdo nella tempesta delle mie preoccupazioni giornaliere e mi dimentico che tu sei con me  (Mar. 6:49) mi prende la paura e solo la tua voce mi rassicura quando mi dici “fatevi animo sono io non abbiate paura..”  Il perdono viene da te.  Ci vesti con questo abito che non sappiamo di indossare. Perdonare prima me stesso. Col tuo aiuto ce la farò, perché tu già mi hai accolto ed è solo la mia durezza che mi impedisce alle volte di sciogliere il cuore e di essere gratificato della tua presenza. Aiutami a perdonare come tu perdonasti, fa che non ricordi il male…  toglilo via da me, che non produca i suoi frutti ingannevoli… nessuno di noi, quando è raccolto nel tuo nome, è abbandonato… tu sei con noi, sei tu quello che ci parla… e com’è serena la tua parola, e quanto bene ci fa…. Il pensiero del tuo perdono mi seguirà nella giornata e come il pane che tu moltiplichi io lo distribuirò. Sia lode a te, mio Signore.

 

 

 

 

 

 

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