[dopo la
preparazione e l'introduzione, allontanate le fonti di distrazione, messo il
cuore in Dio, direttamente al centro della preghiera, in un momento di pace e
silenzio, da soli]
“A te alzo i
miei occhi… come gli occhi dei servitori sono rivolti....” (Sal 123:1-2)
... come farò
Signore con tutte queste cose che mi preoccupano a meditare, a restare in tua
compagnia? Il mio desiderio si scontra con le ansie giornaliere...
"Io sono
colui che ti parla" (Matt. 18:20)
Tu sei con
me. In me. La tua voce mi sorprende. Mi rassicura. "...io sono colui che ti
parla..." che grande miracolo così
potente e così dolce...
"..perché
dove 2 o 3 sono riuniti nel mio nome, io sono in mezzo a loro..." (Matt.
18:20)
Non è una presenza solo personale, ma anche comunitaria, in una famiglia, in una chiesa... forse insieme a me, adesso, tante altre persone sono riunite nel tuo nome... forse persone che sembrano sole come me, in realtà sono unite nella preghiera dalla Tua presenza... questa è la vera Chiesa... ti ascolto umilmente Signore, insieme a loro.... tu sei il centro ed io ti ascolto tutti noi ascoltiamo, come la folla dei miei pensieri, ordinata e silenziosa, riunita attorno a te, osservando il tuo volto ed aspettando le tue parole… aspettando da te la guida, l'indicazione, come servitori inutili senza le tue espressioni d'amore, che tu solo puoi coordinare...
"...perdona
fino a settanta volte sette...." (prosecuz. v.20)
Il perdono. Come l'amore, il perdono parte da te in una
sorgente e poi si diffonde come un fiume...
tu perdonasti me quando mi venisti vicino… io so perdonare me stesso? Io
non so perdonare…
“non avevano
ancora capito il fatto dei pani, essendo il loro cuore indurito..” (Mar. 6:52)
si. E’ difficile
capire che non dipende dalle nostre forze, che sei tu a moltiplicare la forza.
La potenza, il cibo, la grazia… a noi è chiesto di agire sulla fede, sulla tua
parola, fidandoci di te… da solo io mi perdo nella tempesta delle mie
preoccupazioni giornaliere e mi dimentico che tu sei con me (Mar. 6:49) mi prende la paura e solo la tua
voce mi rassicura quando mi dici “fatevi animo sono io non abbiate paura..” Il perdono viene da te. Ci vesti con questo abito che non sappiamo
di indossare. Perdonare prima me stesso. Col tuo aiuto ce la farò, perché tu
già mi hai accolto ed è solo la mia durezza che mi impedisce alle volte di
sciogliere il cuore e di essere gratificato della tua presenza. Aiutami a
perdonare come tu perdonasti, fa che non ricordi il male… toglilo via da me, che non produca i suoi
frutti ingannevoli… nessuno di noi, quando è raccolto nel tuo nome, è abbandonato…
tu sei con noi, sei tu quello che ci parla… e com’è serena la tua parola, e
quanto bene ci fa…. Il pensiero del tuo perdono mi seguirà nella giornata e
come il pane che tu moltiplichi io lo distribuirò. Sia lode a te, mio Signore.