Bollettino libero cristiano evangelico  della "Piccola Iniziativa Cristiana" a cui tutti possono partecipare utile per la riflessione e lo studio biblico

 

 

BATTESIMO DA VICINO (2 parte)

  TRATTO DA: PRIMA RACCOLTA DI APPUNTI  VERSO L'ESPANSIONE SPIRITUALE - 1989-1994  Rev.3  -  PARTE  VIII - cap.5b-  di Renzo Ronca - agg. 2-3-14

 

 

(segue)

12. Presentiamo un esempio piuttosto esteso sul battesimo, ma ricordo che non e' nulla di dogmatico, solo un'indicazione, un confronto. Abbiamo diviso i punti con una certa meticolosità, ma non c'e' di fatto una regola categorica su cosa dire e che l'atto battesimale possa realizzarsi anche in una forma più semplice e scorrevole; pensiamo che se la preparazione e' fatta bene, con coscienza e purezza sia da parte del servitore che da parte del battezzando, alcune delle frasi da dire possono anche essere rese semplici (se mai è nella preparazione che il pastore potrà sviluppare meglio il significato in ogni aspetto) ciò che conta e' che il battezzando deve avere chiara coscienza di ciò che sta facendo e che si impegni a riconoscere il Signore Gesù Cristo, insieme a Dio Padre ed allo Spirito Santo.

a) Chi compie il servizio a Dio, cioè chi battezza,  lo farà con serietà ed umiltà, curando responsabilmente la crescita e la maturazione della persona che chiede il battesimo. Chiederà sempre a Dio, prima di tutto, se accetta se stesso come servitore, se la persona e' pronta, ecc.

  • Alcuni giorni prima eserciterà per se stesso e consiglierà alla persona che si accinge a battezzarsi un "ritiro" dalle cose del mondo adeguato all'ambiente ed alle circostanze. I questo ritiro sarà intensamente curato l'ascolto del Signore, la vigilanza dal peccato e lo studio del battesimo, delle parole che si diranno, del loro significato cosciente, ecc.

  • Rivestirà i panni di Giovanni Battista perché accompagnerà per mano la persona fino all'altare del Signore dove esprimerà il suo "si", dunque la sua personalità, il suo ascendente, la sua responsabilità e preoccupazione verso la persona devono necessariamente diminuire, affinché solo Gesù possa crescere.

  • Non si ritenga così importante da voler essere perfetto. Lui e' solo un amico dello Sposo. La cerimonia, l'abito, quello che dirà o non dirà, le persone che interverranno, tutto e relativo: Protagonista e' la persona che incontra Gesù, la sua fede, la sua consapevolezza. Serio e dignitoso partecipi e coordini questo incontro.

  • Curerà che non ci siano espressioni troppo mondane o superficiali o eccessive distrazioni dalla cerimonia (fotografie, confusione, preghiere "estranee", ecc.).

  • Tuttavia vi potrebbero essere comunque alcune distrazioni ed emozioni. Perché tutto si svolga con ordine sarebbe bene che il servitore si attenesse solo ai punti essenziali, con raccoglimento, senza divagare.

b)  Il servitore che esegue il battesimo non si dimentichi di tutte le eventuali  persone che assistono. ("Possono forse digiunare gli amici dello sposo mentre lo sposo e' con loro?" Matt. 9:15). Lasci dunque uno spazio perché chi si sente possa esprimere la felicità del suo cuore. Starà solo attento che questo avvenga nell'ordine del giusto momento e nella pace.

c) Prima di iniziare, il servitore parli alle persone che sono state invitate e spieghi loro quello che avviene, perché non saranno solo spettatori ma invitate tutte alla gioia ed alla festa del cuore.

d) Siano tutti gli invitati al loro posto, l'ambiente pronto, l'acqua preparata quando la persona che chiede il battesimo entrerà.

e) IL NOME. Il servitore chiamerà per nome la persona. Questo incontro per fede e' figura di un altro reale, quando il Signore verrà alla fine dei tempi; ed anche allora ognuno di noi sarà chiamato per nome da Gesù.

f)  La domanda di rito potrà essere di questo tipo (ma non fissiamoci sulle parole, cerchiamo solo di sintetizzare una fede chiara): "(nome) credi tu in Dio Padre, Dio Figlio, Dio Spirito Santo?"; oppure in una forma più estesa: "(nome) rinunci alla signoria di Satana, con tutte le sue seduzioni, accettando la signoria di Gesù Cristo nell'unità del Padre e dello Spirito Santo?" o altre forme simili.  Questa domanda a cui la persona risponderà chiaramente, non riguarda solo il passato ma anche il futuro, perché la vincola ad un comportamento coerente. Riconoscere la signoria di Dio vuol dire non mettere nulla al di sopra di lui, ma significa  anche la nostra sudditanza, non fare nulla senza la sua approvazione e fare tutto quello che ci chiederà. Obbedienza a Dio, POI tutto il resto. Accettando la signoria di Gesù significa inoltre rinunciare ad essere noi i padroni della nostra vita a non valutarne più da soli giustizia e convenienza, affidandone da questo giorno la cura al nostro Sposo.

Vi possono essere moltissime variazioni o aggiunte; ma io direi di non appesantire troppo il battesimo e di renderlo il più semplice possibile.

g)  Il momento dell'immersione. Il servitore può dire "Per la tua professione di fede io ti battezzo nel nome del Padre del Figlio e dello Spirito Santo". E' necessario capire bene che non si battezza con la paura di sbagliare e che non si riceve un battesimo con la paura di pronunciare male qualche parola. Anche chi battezza, non necessariamente deve essere solo: possono farlo anche un paio di anziani, insieme.

h) E' anche il momento di partecipare, se qualcuno dei presenti lo desidera con una espressione d'amore, di gioia, con una preghiera o un ringraziamento a Dio. Può capitare che qualcuno si senta improvvisamente mosso dallo Spirito di Dio e desideri anche lui battezzarsi; questo non e' raro, sono grandi benedizioni che il buon servitore deve saper recepire ed accogliere. Non ci si formalizzi del vestito o se non può scendere completamente in acqua  per un qualsiasi motivo: non sarà certo un particolare ad allontanare la grazia di Dio: in quel momento il servitore di Gesù e' il suo pastore e si preoccuperà solo delle sue pecore: non stia dunque a soffermarsi troppo sulla modalità: accolga e battezzi con gioia chiunque lo desideri.

i) Come ormai avrete capito deve essere chiaro che il battesimo non è un rito di iniziazione per entrare in una singola chiesa-denominazione (Battista, Valdese, Metodista, Avventista, Pentecostale, Apostolica, ecc.) ma una testimonianza reale pratica davanti a testimoni, secondo gli insegnamenti del Cristo, per entrare nella "famiglia di Dio" o Chiesa del Signore. Come più volte detto non si diventa dunque Battisti,  Avventisti, Pentecostali, ecc. ma Cristiani, semplicemente. 

l) Ciò non toglie, naturalmente, che  se uno lo desidera, possa decidere di entrare in una chiesa specifica per scelte personali e per questioni di organizzazioni pratiche di culto. L'importante e' che non rinneghi la sua professione di fede nei confronti del Signore; e che della chiesa specifica in cui entra non faccia mai un idolo, o elemento di superiorità su altri.

[Io ho frequentato diverse chiese ma quando l'ho fatto ho sempre preferito  per scelta di non iscrivermi al Registro di quella chiesa]

 

 

 

Correlazioni:

MERAVIGLIOSE OPERE DEL PASTORE GESU' DA NOI ROVINATE: CHIESA, BATTESIMO

CAP. 1 - CHIARIMENTI SUL CONCETTO DI "CHIESA"

CAP. 2 - CHIESE COME ORGANIZZAZIONI LIMITANTI

CAP. 3 - L'AUTONOMIA LOCALE DELLE CHIESE: ACCENNO  SU ATTI 15

CAP. 4 - ABBIAMO CHIESTO LO SPIRITO SANTO?  CAUTELA SUI BATTESIMI

CAP. 5 - BATTESIMO DA VICINO (1 parte)

 

 

  


 

 

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