Bollettino libero cristiano evangelico  della "Piccola Iniziativa Cristiana" a cui tutti possono partecipare utile per la riflessione e lo studio biblico

 

L'AUTONOMIA LOCALE DELLE CHIESE

 TRATTO DA: PRIMA RACCOLTA DI APPUNTI  VERSO L'ESPANSIONE SPIRITUALE - 1989-1994  Rev.3  -  PARTE  VIII - cap.3-  di Renzo Ronca - agg. 1-3-14

 

(segue)

 

"Atti 15; la conferenza di Gerusalemme. Due chiese a confronto: quella di Gerusalemme (i convertiti della Giudea, la chiesa "antica" di Pietro, Giacomo, ecc.) e quella di Antiochia (convertiti provenienti dai Gentili, della "nuova" chiesa di Paolo, Barnaba, ecc.).   Alcunidei primi, i giudei, insegnavano che non ci si poteva salvare senza la circoncisione (v.1). Questo naturalmente andava contro tutto l'insegnamento di Paolo che invece asseriva la salvezza per la sola fede. Se fosse stata indispensabile la circoncisione allora la salvezza sarebbe stata condizionata dalle opere. Notiamo come gli uomini, pure se convertiti, portino quei caratteri che avevano prima: i Giudei convertiti, nel rigore della legge di Mose'; quelli che provenivano dai Farisei nell'obbligo, imposto, di far osservare a tutti la loro legge; quelli tra i pagani che avevano accettato l'insegnamento di Paolo, nel rifiuto di qualsiasi limitazione pratica alla grazia di Dio. Anche oggi siamo così: convertiti da diverse chiese nella Chiesa del Signore, ma sempre in disaccordo!  Forse, considerando la nostra durezza mentale e di cuore, la nostra lentezza ad accoglierci, potremmo convivere lo stesso, come in Atti 15, dove alla fine, le due chiese continuano a vivere, ad operare, pur mantenendo ognuna le abitudini di prima; infatti i Giudei continuarono a far circoncidere i fedeli, mentre quelli che venivano dai Gentili continuarono a non farsi circoncidere. Vi e' allora una certa autonomia, che dipende, nella pratica, da cultura, educazione, forma mentale e luogo di residenza. Non fu gerarchizzata una chiesa mondiale con regole uguali per tutti, ma fermo il contenuto della salvezza in Cristo per la fede in Lui, espresso anche da Pietro (vv. 7-11), fu accettata la diversità organizzativa delle due chiese." [1]

OPINIONE PERSONALE: L'autonomia locale, pure se utile in molti casi del nostro tempo, è nell'esempio trattato di atti 15 piuttosto "tirata" specialmente se ce ne serviamo per i giorni nostri. Nel caso della "circoncisione si" e "circoncisione no",  appare pur sempre un ripiego, una "pezza" che si mette per coprire un buco nel nostro  vestito di cristiani. L'obbligo della circoncisione o l'obbligo della non-circoncisione rimaneva sempre un obbligo, una differenza grande, forse troppo grande perché ci possa essere un vero dialogo tra chi si definisce cristiano. Neanche io sono d'accordo con una chiesa unica e gerarchizzata (pensiamo all'inganno dell'ecumenismo - vedi studio in pdf RELIGIONE GLOBALE? NO GRAZIE!) e oggi forse seguirei anche io questa linea delle autonomie locali, ma con un po' di dispiacere. Vedo infatti un grosso limite nell'uomo che è quello di non sapersi abbandonare a Dio cioè "perdersi in Dio" completamente abbandonando il proprio "io". Nel corso di questi anni (dal 1989 al 2014) ho visto che questo interessante esperimento delle autonomie locali a volte è andato bene a volte no. Purtroppo molti di noi vogliono sempre rimanere "ricchi" di qualche cosa di autonomo, di personalistico, che ci contraddistingua e ci faccia essere qualcosa di diverso (o di più?) degli altri.

Speriamo che nel nostro cammino lo Spirito Santo sappia "limare" i nostri personalismi dottrinali!

(continua)

 

Correlazioni:

MERAVIGLIOSE OPERE DEL PASTORE GESU' DA NOI ROVINATE: CHIESA, BATTESIMO

CAP. 1 - CHIARIMENTI SUL CONCETTO DI "CHIESA"

CAP. 2 - CHIESE COME ORGANIZZAZIONI LIMITANTI

CAP. 4 - ABBIAMO CHIESTO LO SPIRITO SANTO?  CAUTELA SUI BATTESIMI

CAP. 5 - BATTESIMO DA VICINO (1 parte)

CAP. 5 - BATTESIMO DA VICINO (2 parte)

 

 


 


[1] Sintesi dal testo che mi ha venduto un amico delle Assemblee dei Fratelli:  -Rinaldo Diprose (Lux biblica- "Unita' cristiana" - I.B.E.I. Veritas Ediz.- I sem. 1992)  [forse specialmente tra fratelli, certi piccoli opuscoli si possono anche regalare]

 

 

 

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