Bollettino libero cristiano evangelico  dell'Associazione ONLUS  "Piccola Iniziativa Cristiana" a cui tutti possono partecipare utile per la riflessione e lo studio biblico

 

 

LA PAZIENZA, UNA VIRTU’ POCO ESPLORATA

 Elaborazione nello sfondo cristiano di Renzo Ronca da varie fonti di tipo psicologico[1]

 

 

 

La pazienza è una disposizione d’animo legata al tempo e ad una attesa. La persona impaziente infatti non sa aspettare e reagisce di fronte alle difficoltà con l’impulsività aggressiva o con la fuga. Tra la fuga e la lotta, la pazienza si pone come terza via, la più difficile.

La pazienza non va confusa con la rassegnazione, che è una rinuncia, un ripiegamento, una resa passiva, spesso priva di speranza, che non ha nulla da attendere.

La pazienza è l’atto di una volontà forte che controlla pensieri ed azioni mantenendo in sé la speranza della realizzazione di un obiettivo con grande tenacia.

La fede dà questa speranza a noi cristiani, che “buca” il futuro, facendoci intravedere l’arcobaleno un poco più avanti e dando un senso alle difficoltà ed alle sofferenze della vita presente.

Il sapere per mezzo della fede, ci trasmette la consapevolezza. Attraverso la consapevolezza sappiamo coscientemente che non è vano il nostro soffrire e che questa sofferenza è momentanea.

La pazienza non è passiva. Pensiamo a Giobbe: è una persona che arriva a contestare Dio, discute e lotta con Lui, presenta le sue ragioni. Poi di fronte alla presenza di Dio ed alle sue argomentazioni, si ridimensiona e si umilia. Ma la sua umiltà non è un’obbedienza cieca e automatica, è il frutto di una dura lotta interiore e di una elaborazione razionale-spirituale.

La pazienza è la forza attenta di chi sa gestire situazioni diverse senza perdere la calma e la speranza.

La capacità e l’intelligenza di saper mettere in pratica la pazienza, ancora oggi ci pare più femminile che maschile (pensiamo al simbolico personaggio di Penelope); questo probabilmente per una educazione errata di dipendenza da un sistema maschilista, ma anche per una capacità fisica maggiore di resistenza al dolore in vista del parto e delle cure ai figli.

C’è infatti un collegamento tra pazienza e sofferenza:

“La parola pazienza ha origine dal latino volgare ‘patire’ (cfr. il greco pathein e pathos, dolore corporale e spirituale). La pazienza è una qualità e un atteggiamento interiore proprio di chi accetta il dolore, le difficoltà, le avversità, le molestie, le controversie, la morte, con animo sereno e con tranquillità, controllando la propria emotività e perseverando nelle azioni. È la necessaria calma, costanza, assiduità, applicazione senza sosta nel fare un'opera o una qualsiasi impresa”. [wikipedia]

La pazienza, la capacità di sopportare la sofferenza fisica e mentale nel vivere è uno dei frutti dello Spirito Santo[2] che speriamo di poter approfondire presto da un punto di vista più scritturale.

(continua alla pag seguente)
 

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[1] Treccani; http://www.amando.it/salute/psicologia/virtu-pazienza.html ;  La consapevolezza paziente,  di Corrado Pensa in http://nenni84.blogspot.com/2008/09/lezione-n-5-che-cosa-sono-la-pazienza-e.html;   http://www.dizionariodicifrematica.it/paginetesti/pazienza.html;  

[2] Galati 5:22 - Il frutto dello Spirito invece è amore, gioia, pace, pazienza, benevolenza, bontà, fedeltà, mansuetudine, autocontrollo;

 

 

 

 

 

 

 

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