COME AFFRONTARE AL MEGLIO L’EMERGENZA DEL MOMENTO

A cura della psicologa  psicoterapeuta Gabriella Ciampi – 13/03/2020

 

 

In queste ultime settimane abbiamo tutti ricevuto molti consigli, messaggi, comunicati che ci dicono come comportarci, cosa fare e non fare, per proteggerci dal COVID-19 e per non farci travolgere dal panico.

Vorrei comunque proporre anche io un vademecum (*) che però metta in evidenza l’aspetto non tanto della salute fisica ma quello della salute mentale. Nei momenti di emergenza, in cui la paura e l’irrazionale rischiano di prendere il sopravvento, occorre prendersi cura di sé in modo totale, proteggerci sotto ogni punto di vista.

COME USARE LE FONTI DI INFORMAZIONE

Prima di tutto SELEZIONIAMO bene le notizie che leggiamo e ascoltiamo scegliendo i canali ufficiali. Non diamo ascolto a informazioni che provengono da fonti casuali o che esaltano l’aspetto emotivo senza tener conto dei dati oggettivi.

Seconda cosa, scegliamo 2 momenti della giornata per aggiornarci sulla situazione. Esporsi continuamente alle notizie via tv, radio o web, mantiene il nostro stato di allerta sempre alto e alimenta l’ansia.

Terza cosa, evitiamo di vedere o ascoltare notiziari o speciali sul Coronavirus prima di addormentarci. Non vogliamo scivolare nel sonno accompagnati da emozioni negative e notizie dolorose, ci farebbero dormire male.

 

SENTIAMOCI PARTE ATTIVA E RESPOSABILE –

Ognuno di noi sta dando il proprio contributo, anche se non sembra.

Molti di noi sono abituati a darsi da fare, ad agire in modo più attivo e concreto, quando c’è un problema; adesso ci viene chiesto di restare chiusi in casa.

QUESTO ORA E’ IL NOSTRO MODO DI ESSERE UTILI, per se stessi e soprattutto per gli altri, per il nostro prossimo, in particolare i più fragili (malati, anziani).

Siamo parte attiva e possiamo esserlo anche stando a casa iniziando a fare attività che forse sono nuove per noi, ginnastica, training autogeno, giardinaggio, lettura, ascolto della musica…

Facciamo attività rilassanti, manuali, che prendono la nostra concentrazione; è un modo per spostare il focus altrove, su altro.

 

NON INTERROMPIAMO LA ROUTINE, se possibile –

Rispettando le indicazioni di sicurezza che sappiamo, continuiamo a dedicarci alle nostre cose, manteniamo le buone abitudini, seguitiamo a dedicare il tempo alle nostre passioni, hobby, attività di sempre. La routine ha anche un aspetto positivo, è il nostro punto fermo, è rassicurante, tranquillizzante. In questo momento è importante ancorarci a ciò che per noi è noto, familiare, prevedibile.

 

 

PARLIAMO E PASSIAMO IL TEMPO DIALOGANDO IN FAMIGLIA E CON GLI AMICI –

Abbiamo restrizioni di movimento e di azione ma possiamo socializzare!

Approfittiamo dei mezzi che abbiamo, telefono, cellulare, skype, whatsapp, per parlarci, se poi ci videochiamiamo è ancora più piacevole e gratificante, sembrerà di stare vicini.

Mia madre 85enne alla prima videochiamata che le ho fatto, si è commossa! Insegniamo agli anziani ad usare la videochiamata, non ne potranno più fare a meno 😊

IMPORTANTE: non parliamo sempre e soltanto dell’epidemia. Cerchiamo di recuperare altri argomenti, anche leggeri e divertenti, pure se ci sembra una forzatura o fuori luogo. Non vogliamo negare il problema o la gravità ma possiamo anche non pensarci costantemente.

 

CONFIDIAMO LE NOSTRE PAURE AD UNA PERSONA DI FIDUCIA –

E’ normale avere paura in questa situazione. Tuttavia parlare con tutti di quanto siamo preoccupati e spaventati contribuisce ad aumentare l’ansia generale, un’ansia inutile.

Scegliamo una o pochissime persone con cui parlare delle proprie paure, qualcuno da cui sappiamo che riceveremo sostegno ed empatia, che non alimenti in noi la preoccupazione. Come abbiamo notato spesso, alcune persone hanno le spalle un po’ più larghe e resistono bene, altre sono più vulnerabili e si abbattono davanti alle situazioni difficili da gestire; non possiamo caricare queste ultime ancora di più con i nostri sfoghi e loro non aiuterebbero noi a stare meglio.

 

Ø  Lascio alla fine un ulteriore consiglio del tutto personale:

 

RITAGLIAMOCI UNO SPAZIO PER LA PREGHIERA E LA MEDITAZIONE –

Non è detto che sia tanto ovvio e facile mettersi in preghiera o sedersi a leggere la Bibbia, in questo periodo. Per qualcuno è stato facile da subito rifugiarsi nel proprio “spazio spirituale” e ha presto trovato conforto e forza per affrontare queste giornate. Altri ci sono riusciti ad un centro punto o ancora non ci riescono.

Lo stato di ansia e tensione potrebbe non consentirci di acquietare il corpo e la mente ma ostacolarci,  distrarci, toglierci la concentrazione e la pazienza, tanto da non riuscire a fermarci su una poltrona con un libro in mano. In tal caso…

…  Facciamo un piccolo atto di volontà e di fiducia: una volta sistemati nel silenzio della propria stanza, nel proprio angolo, al proprio tavolo, ritroveremo quello che avevamo lasciato in disparte sopraffatti dalla gravità del problema attuale e spaventati dalla preoccupazione per i nostri cari.

Fidiamoci di Dio Padre. Iniziamo riprendendo tra le mani la Bibbia e subito ritroveremo vicino  Chi sta sempre lì per darci sostegno e incoraggiamento.

Questa è l’unico punto fermo assoluto che possiamo dire di avere.

 

(*) per i contenuti di questo articolo, in gran parte ho attinto dalle linee guida divulgate dall’Associazione EMDR Italia di cui sono membro.

 

 

 

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