ULTIMA RIBELLIONE PERCHE'? - AP 20:7-8 - PARTE 76 – di RR - 14-4-20

 

 

 

(segue)

Riprendiamo il nostro percorso sui capitoli dell’Apocalisse. Abbiamo accennato al “millennio”, abbiamo fatto qualche considerazione e riferito di alcuni dubbi di interpretazione. Ora proseguiamo. La freccia gialla della fig 80 indica “ultima ribellione”, vediamo di che si tratta.

 

Fig 80

 

 

IL TESTO

Apocalisse 20:7 Quando i mille anni saranno trascorsi, Satana sarà sciolto dalla sua prigione 8 e uscirà per sedurre le nazioni che sono ai quattro angoli della terra, Gog e Magog, per radunarle alla battaglia: il loro numero è come la sabbia del mare. 9 E salirono sulla superficie della terra e assediarono il campo dei santi e la città diletta; ma un fuoco dal cielo discese e le divorò. 10 E il diavolo che le aveva sedotte fu gettato nello stagno di fuoco e di zolfo, dove sono anche la bestia e il falso profeta; e saranno tormentati giorno e notte, nei secoli dei secoli.

 

SPIEGAZIONE

Ap 20:7 Quando i mille anni saranno trascorsi, Satana sarà sciolto dalla sua prigione 8 e uscirà per sedurre le nazioni che sono ai quattro angoli della terra…

Gli eventi si susseguono rapidamente, sembra quasi un cronaca affrettata. Noi seguiamo cercando di adattarci ai ritmi, ragionando come possibile. Giovanni non è un teologo complicato che arriva per studio e deduzione ragionandoci sopra, ma è un mistico, un testimone attendibile che dice il ciò che ha visto e sentito;[1] per questo motivo va sempre al cuore dei significati, perché così è anche il comportamento il Signore che lo ispira. Non c’è alcun commento sui mille anni trascorsi, sappiamo solo che a questo punto della lettura, i mille anni sono già passati. Ora con semplicità estrema dice che alla fine del millennio sarà ancora sciolto per sedurre le nazioni…

Possiamo rimanere anche perplessi. A che è servito il millennio se tanto poi un’altra ribellione si ripeterà ancora, per colpa di Satana? Che senso ha questa ultima ribellione ed il seguente giudizio universale?

Fermiamoci e proviamo a riflettere:

 

PERCHE’ L’ULTIMA RIBELLIONE?

Qualcosa abbiamo già accennato, riprendiamolo approfondendo: dobbiamo pensare alle generazioni di persone che nasceranno nel millennio trovando il regno di Gesù  come un dato di fatto.

Non parliamo dei credenti rapiti o resuscitati, tornati con Gesù come “Chiesa-Sposa”; essi sono già “trasformati” con un corpo glorioso. Stiamo trattando di quelli che non erano stati rapiti e che erano sopravvissuti al periodo della grande tribolazione ed al “giudizio contro le nazioni” e ritenuti dal Signore degni comunque di popolare la terra; questi continuano a vivere con un corpo terreno. Ebbene in qs lunghissimo periodo chiamato millennio nasceranno da loro diverse generazioni di figli in carne ed ossa e di figli dei figli. Essendo stata purificata e bonificata non solo l’umanità ma anche la terra le piante gli animali l’aria ecc. la vita tornerà a scorrere senza nessun nemico o “infezione” fisica e spirituale; per questo sarà molto più lunga armoniosa e benedetta.[2] Se però la prima generazione si ricorderà dei flagelli e dal “giudizio contro le nazioni”, da cui è scampata, le future generazioni -come dicevamo- daranno per acquisito tutto questo e, pur vivendo nel rispetto della legge di Dio (non possono fare altrimenti come vedremo, perché sarà un governo molto “fermo e deciso”), avranno una consapevolezza meno accentuata dei loro genitori, una fede più “diluita nel quotidiano” se così si può dire. In pratica vivendo in uno stato di benessere senza tentazioni, non avranno esercitato nessuna scelta.

Questo punto, ovvero la libertà di scelta, è la chiave per capire l’ultima ribellione sospinta da Satana alla fine del millennio. Credo sia necessario prima riprendere la modalità del regno millennale di Cristo:

 

GOVERNO CON VERGA DI FERRO

Anche se non lo abbiamo evidenziato prima, adesso è bene considerare un’altra caratteristica del governo millennario: secondo le Scritture sarà un governo “con verga di ferro[3], un governo forte, deciso, con un potere esercitato direttamente dal Signore vivente, con autorità.[4] Nonostante sia un governo di pace giusto e perfetto, tale armonia sarà sorretta da regole che andranno rispettate da tutti senza alternative.

   Potrà lasciarci qualche perplessità questo misto di libertà e pace basata sull’ordine imposto. In effetti l’uomo non ha mai saputo coniugare ordine pace e libertà perché ha sempre ecceduto: o troppo “ordine” (nel senso di un regime autoritario ed ingiusto), o troppa “libertà” (nel senso che tutto quello che vogliamo è un egoistico diritto acquisito). Da questo è derivato un senso di “pace” contorto, inteso spesso come “assenza di guerra”, oppure come uno stato interiore raggiungibile con qualche tecnica meditativa, o con un adattamento psicologico con il sociale, comunque sia la morale della società.

In realtà queste giuste aspirazioni (libertà ordine e pace) sono potenzialmente innate nella nostra coscienza, per questo le cerchiamo sempre, ma non sono “maturate” come dovrebbero. Non sono maturate perché sono caratteristiche di Dio che “premono” in noi, ma non siamo noi; premono proprio come il Signore stesso “bussa alla nostra porta”, e finché non apri il tuo cuore in una partecipazione di fede e di fatti, non lo puoi conoscere bene.[5]

   Abbiamo provato fino ad oggi tutti i tipi di governo, ma abbiamo miseramente fallito ogni volta, perché volevamo fare tutto da soli (anche nei governi cosiddetti religiosi). Ora l’autonomia da Dio per superbia è stato proprio il primo peccato, quello che ha poi ha sviluppato tutti gli altri.

   Si dovrà allora ripartire da lì, da un governo di Dio come in un nuovo Eden, per poter continuare il piano di Dio interrotto. Ed è per lo stesso motivo per cui furono tentati Adamo ed Eva che saranno tentati gli uomini del millennio.

 

L’IMPORTANZA DELLA LIBERTA’ DI SCELTA

Vorrei riportare le spiegazioni di René Pache:

 

NOTA TECNICA CHE VALE PER TUTTI I NS RIFERIMENTI BIBLIOGRAFICI: Nei ns scritti gratuiti riportiamo passaggi anche lunghi dai testi che consultiamo –debitamente notificati- ma lo facciamo senza fini di lucro, il nostro intento è solo facilitare gli studi privati di persone che sono impossibilitati a comprare i testi necessari. Chi legge non potrà farne comunque usi commerciali. Chi invece non ha difficoltà potrebbe approfondire direttamente dalle fonti che citiamo.

 

 «Se vi riflettiamo possiamo ben comprendere perché il diavolo deve essere sciolto per un po’ di tempo. Durante i mille anni le nazioni sono state sottoposte ad un regime magnifico, ma autoritario. Tutti sono stati obbligati a piegarsi sotto la verga del Cristo. Noi abbiamo avuto modo di scorrere numerosi passi che indicano la gioia con cui la maggioranza degli uomini accettano questo giogo. Ma la Scrittura fa intendere che una minoranza di individui l’avrà sopportato impazientemente. Costoro avranno dimostrato una sottomissione puramente esteriore (diversamente sarebbero stati distrutti), ma nel cuore la ribellione repressa avrà continuato a covare sotto la cenere. Il momento giunge in cui l’eternità segna la definita sorte di ciascuno. Iddio che conosce i pensieri più nascosti, potrebbe destinare immediatamente all’inferno questi cuori ribelli alla Sua grazia. Ma tali uomini potrebbero anche dire: Signore, che abbiamo fatto per meritare un simile castigo? Non ci siamo noi prostrati come gli altri, e non abbiamo sempre obbedito? Per togliere loro ogni pretesto di poter parlare in tal maniera, e per dar loro la possibilità di manifestare la bassezza del loro cuore malvagio, Dio permetterà che siano tentati. D’altronde non dimentichiamo che, per la creatura, la tentazione è il prezzo della libertà. Dio non vuole essere servito da schiavi, ma da esseri che hanno scelto liberamente di amarLo e di obbedirGli. Tutte le creature dotate di volontà sono state tentate: gli angeli nel cielo, Adamo ed Eva nel giardino dell’Eden e tutti gli uomini in ogni tempo; anche il nostro divino Salvatore, al tempo della sua incarnazione, è stato tentato come noi in ogni cosa. Il Signore non ha voluto fare del primo paradiso una prigione, dorata ma senza porte; egualmente egli desidera che i sudditi del millennio abbiamo avuto almeno una volta la possibilità di esprimere liberamente la propria volontà, senza alcuna costrizione.»[6]

 

Il diavolo, o Satana, è una creatura molto più antica dell’uomo e il suo carattere, manifestatosi nei millenni, è tale che agisce sempre caparbiamente allo stesso modo contro il Signore e contro l’uomo. Il Signore, lasciandolo libero un’ultima volta alla fine del millennio, permette che anche l’ultima parte dell’umanità venga tentata, così  come tutte le altre creature di Dio.

 

(continua)


 

[1] Giov 13:21 Dette queste cose, Gesù fu turbato nello spirito e, apertamente, così dichiarò: «In verità, in verità vi dico che uno di voi mi tradirà». 22 I discepoli si guardavano l'un l'altro, non sapendo di chi parlasse. 23 Ora, a tavola, inclinato sul petto di Gesù, stava uno dei discepoli, quello che Gesù amava. 24 Simon Pietro gli fece cenno di domandare chi fosse colui del quale parlava. 25 Egli, chinatosi sul petto di Gesù, gli domandò: «Signore, chi è?» - Giovanni nell’ultima cena era poco più di un ragazzo, ma già abituato a "sentire il cuore di Gesù".

 

[2] Isaia 65:19 Mi rallegrerò di Gerusalemme e gioirò del mio popolo; in essa non si udrà più alcuna voce di pianto né voce di grida. 20 Non vi sarà più in essa alcun bimbo che viva solo pochi giorni, né vecchio che non compia i suoi giorni; poiché il giovane morirà a cento anni e il peccatore che non giunge ai cento anni, sarà considerato maledetto. 21 Costruiranno case e le abiteranno, pianteranno vigne e ne mangeranno il frutto. 22 Non costruiranno più perché un altro vi abiti, non pianteranno più perché un altro mangi; poiché i giorni del mio popolo saranno come i giorni degli alberi; e i miei eletti godranno a lungo dell'opera delle loro mani. 23 Non faticheranno invano né daranno alla luce figli per una improvvisa distruzione, perché saranno la progenie dei benedetti dall'Eterno e i loro discendenti con essi. 24 E avverrà che prima che mi invochino io risponderò, staranno ancora parlando che io li esaudirò. 25 Il lupo e l'agnello pascoleranno insieme, il leone mangerà la paglia come il bue e il serpente si nutrirà di polvere. Non faranno più alcun danno né distruzione su tutto il mio santo monte», dice l'Eterno.

 

[3] Salmi 2:9 Tu le spezzerai con una verga di ferro; tu le frantumerai come un vaso d'argilla».

Apocalisse 2:27 ed egli le reggerà con una verga di ferro e le frantumerà come vasi d'argilla,

Apocalisse 12:5 Ed ella partorì un figlio maschio, il quale deve reggere tutte le nazioni con una verga di ferro; e il figlio di lei fu rapito vicino a Dio e al suo trono.

Apocalisse 19:15 Dalla bocca gli usciva una spada affilata per colpire le nazioni; ed egli le governerà con una verga di ferro, e pigerà il tino del vino dell'ira ardente del Dio onnipotente.

 

[4] Luca 4:32Ed essi si stupivano del suo insegnamento perché parlava con autorità. Luca 4:36 E tutti furono presi da stupore e discutevano tra di loro, dicendo: «Che parola è questa? Egli comanda con autorità e potenza agli spiriti immondi, ed essi escono».

 

[5] La maturità richiese interesse, impegno, riflessione e fiducia: Giovanni 14:22 …«Signore, come mai ti manifesterai a noi e non al mondo?» 23 Gesù gli rispose: «Se uno mi ama, osserverà la mia parola; e il Padre mio l'amerà, e noi verremo da lui e dimoreremo presso di lui» -  La domanda del discepolo è molto semplice, la risposta di Gesù, come fanno i veri maestri,  pur usando parole altrettanto semplici, è piuttosto articolata, e spinge il discepolo a ragionare, e dunque a crescere nella fede:  Gesù è la manifestazione dell’amore di Dio (“Noi amiamo perché egli ci ha amati per primo” -Giov 4:19), ora se una persona (non una classe particolare di persone, ma una qualsiasi persona) ricambia questo amore che riceve da Gesù (che è l’espressione umana di Dio), allora per prima cosa osserverà, (cioè metterà in pratica) la parola di insegnamento di Gesù («Perché mi chiamate: "Signore, Signore!" e non fate quello che dico?» –Lc 6:46). Così, in questo rapporto di fede-opere che si viene a creare, Dio Padre e Dio Figlio (come in una unica Persona), riconosceranno questa persona che ama Gesù, come parte di Sé, e saranno uniti a lui, ed è come se Dio Padre-Figlio abitassero presso di lui, nel suo cuore. Questa presenza continua di Dio Padre e Dio Figlio in chi mantiene questa fede in Gesù, si manifesterà poi in modo ancora più pieno con lo Spirito Santo, dopo la resurrezione del Signore.

 

[6] Da “Il ritorno di Gesù Cristo” di René Pache – Ed. ECEB – pag.359

 

 

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