PAROLE CONCLUSIVE DELL

PAROLE CONCLUSIVE DELL’ANGELO DOPO LE NOZZE DELL’AGNELLO – AP 19:9-10 - PARTE 68 - RR 3-4-20

Apocalisse 19:9 E l'angelo mi disse: «Scrivi: "Beati quelli che sono invitati alla cena delle nozze dell'Agnello"». Poi aggiunse: «Queste sono le parole veritiere di Dio». 10 Io mi prostrai ai suoi piedi per adorarlo. Ma egli mi disse: «Guàrdati dal farlo. Io sono un servo come te e come i tuoi fratelli che custodiscono la testimonianza di Gesù: adora Dio! Perché la testimonianza di Gesù è lo spirito della profezia».

Vi sono undici passi in Apocalisse preceduti dalla parola “Scrivi”.[1] In una considerazione a parte, che ora non tratteremo, si potrebbe scorgere come l’indicizzazione di alcuni punti che, in qualche modo, hanno un senso compiuto di particolare rilevanza per noi che ora siamo ancora in attesa degli avvenimenti descritti in Apocalisse.

In qs caso è come a sospendere un attimo l’avvenimento e a sottolineare la considerazione di un avvenuto importante. E’ come se il Signore stesso volesse farci arrivare un messaggio a 360 gradi.

Ap19:9 … "Beati quelli che sono invitati alla cena delle nozze dell'Agnello"»

I commentatori di questo passo sono, come capita spesso, abbastanza in disaccordo. L’intenzione di stabilire chi sono letteralmente “gli invitati” alle nozze è buona per uno studioso, ma poiché le varie ipotesi interpretative rischiano di portarci troppo lontano, senza tuttavia giungere ad una certezza assoluta, io direi di rimanere all’espressione “beati gli invitati al banchetto”, siano essi creature angeliche, credenti dell’Antico Testamento, credenti in generale o tutti questi insieme. E’ molto probabile e abbastanza condivisibile il fatto che il piano di Dio preveda gratificazioni diverse nel Suo regno per tutte le Sue creature. Qui può essere sufficiente dire solo questo. Il senso importante è essere con il Signore con il “vestito adatto”, tra tutte le creature che hanno amato Dio con le scelte e con i fatti. Il concetto può trarsi anche da una piccola frase: “sapendo che ognuno, quando abbia fatto qualche bene, ne riceverà la ricompensa dal Signore, servo o libero che sia” (Efesini 6:8).

Quando nelle nostre riflessioni ci parte di aver capito qualche rivelazione importante, non ne avremo la certezza fino a che questa non venga confermata da due o tre testimonianze[2] di varia tipologia. Quando un uomo parla ad un altro, per dare particolare veridicità a quanto afferma, sottolinea spesso: “questo te lo dico io!”; oppure dice: “questa cosa l’ha detta X”, specificando un nome importante. Qui l’angelo evidenzia che quanto detto finora sono le parole veritiere di Dio. Anche i profeti antichi per distinguere la loro voce dal quella di Dio dichiaravano sempre “questo dice il Signore”. E’ bene che nella Scrittura spesso venga ricordato chi è l’Autore dic erti contenuti, perché la tendenza di chi legge o ascolta, man mano che prosegue, è quella di perdere il senso del sacro e di prendere le parole di Dio come fossero parole di tutti i giorni.

Ap 19:10 Io mi prostrai ai suoi piedi per adorarlo. Ma egli mi disse: «Guàrdati dal farlo. Io sono un servo come te e come i tuoi fratelli che custodiscono la testimonianza di Gesù: adora Dio! Perché la testimonianza di Gesù è lo spirito della profezia».

E’ interessante questo particolare richiamo dell’angelo a Giovanni. Non si deve confondere il messaggero del Signore (angelo), con il Signore stesso. Né si deve fare del contenuto (la testimonianza) un idolo. Solo Dio va adorato. E’ bene che venga ricordata anche questa correzione perché a volte, presi dalla solennità delle parole di Dio, o dallimportanza di chi ce ne parla, potremmo idealizzare questi e quelli. Ricordo che in una chiesa persino questa espressione “spirito di profezia” è stata idealizzata ed indirizzata ad un personaggio specifico visto come guida profetica della chiesa stessa. Senza parlare di altre chiese che pregano letteralmente gli angeli.

(continua)

[1] “Scrivi” Questa espressione appare in 11 versetti dell’Apocalisse:

Apocalisse 1:19

Scrivi dunque le cose che hai viste, quelle che sono e quelle che devono avvenire in seguito,

Apocalisse 2:1

«All'angelo della chiesa di Efeso scrivi:
Queste cose dice colui che tiene le sette stelle nella sua destra e cammina in mezzo ai sette candelabri d'oro:

Apocalisse 2:8

«All'angelo della chiesa di Smirne scrivi:
Queste cose dice il primo e l'ultimo, che fu morto e tornò in vita:

Apocalisse 2:12

«All'angelo della chiesa di Pergamo scrivi:
Queste cose dice colui che ha la spada affilata a due tagli:

Apocalisse 2:18

«All'angelo della chiesa di Tiatiri scrivi:
Queste cose dice il Figlio di Dio, che ha gli occhi come fiamma di fuoco, e i piedi simili a bronzo incandescente:

Apocalisse 3:1

«All'angelo della chiesa di Sardi scrivi:
Queste cose dice colui che ha i sette spiriti di Dio e le sette stelle:
"Io conosco le tue opere: tu hai fama di vivere ma sei morto.

Apocalisse 3:7

«All'angelo della chiesa di Filadelfia scrivi:
Queste cose dice il Santo, il Veritiero, colui che ha la chiave di Davide, colui che apre e nessuno chiude, che chiude e nessuno apre:

Apocalisse 3:14

«All'angelo della chiesa di Laodicea scrivi:
Queste cose dice l'Amen, il testimone fedele e veritiero, il principio della creazione di Dio:

Apocalisse 14:13

E udii una voce dal cielo che diceva: «Scrivi: beati i morti che da ora innanzi muoiono nel Signore. Sì, dice lo Spirito, essi si riposano dalle loro fatiche perché le loro opere li seguono».

Apocalisse 19:9

E l'angelo mi disse: «Scrivi: "Beati quelli che sono invitati alla cena delle nozze dell'Agnello"». Poi aggiunse: «Queste sono le parole veritiere di Dio».

Apocalisse 21:5

E colui che siede sul trono disse: «Ecco, io faccio nuove tutte le cose». Poi mi disse: «Scrivi, perché queste parole sono fedeli e veritiere», e aggiunse:

[2] “ma, se non ti ascolta, prendi con te ancora una o due persone, affinché ogni parola sia confermata per bocca di due o tre testimoni.” (Matteo 18:16)