BABILONIA VERSO L'IDENTIFICAZIONE E LA CADUTA– AP 17:8-18 – PARTE 63 RR – 29-3-20

 

 

 

(segue)

Completiamo Ap 17, dove avremo modo di identificare la complessità di Babilonia, un inganno satanico grande ed ancora poco capito dalla maggioranza.

 

IL TESTO

Apocalisse 17:7 Ma l'angelo mi disse: «Perché ti meravigli? Io ti spiegherò il mistero della donna e della bestia che la porta, con sette teste e dieci corna. 8 La bestia che hai visto era ma non è più, salirà dall'Abisso, ma per andare in perdizione. E gli abitanti della terra, il cui nome non è scritto nel libro della vita fin dalla fondazione del mondo, stupiranno al vedere che la bestia era e non è più, ma riapparirà. 9 Qui ci vuole una mente che abbia saggezza. Le sette teste sono i sette colli sui quali è seduta la donna; e sono anche sette re. 10 I primi cinque sono caduti, ne resta uno ancora in vita, l'altro non è ancora venuto e quando sarà venuto, dovrà rimanere per poco. 11 Quanto alla bestia che era e non è più, è ad un tempo l'ottavo re e uno dei sette, ma va in perdizione. 12 Le dieci corna che hai viste sono dieci re, i quali non hanno ancora ricevuto un regno, ma riceveranno potere regale, per un'ora soltanto insieme con la bestia. 13 Questi hanno un unico intento: consegnare la loro forza e il loro potere alla bestia. 14 Essi combatteranno contro l'Agnello, ma l'Agnello li vincerà, perché è il Signore dei signori e il Re dei re e quelli con lui sono i chiamati, gli eletti e i fedeli». 15 Poi l'angelo mi disse: «Le acque che hai viste, presso le quali siede la prostituta, simboleggiano popoli, moltitudini, genti e lingue. 16 Le dieci corna che hai viste e la bestia odieranno la prostituta, la spoglieranno e la lasceranno nuda, ne mangeranno le carni e la bruceranno col fuoco. 17 Dio infatti ha messo loro in cuore di realizzare il suo disegno e di accordarsi per affidare il loro regno alla bestia, finché si realizzino le parole di Dio. 18 La donna che hai vista simboleggia la città grande, che regna su tutti i re della terra».

 

SPIEGAZIONE

Ap. 17:8 La bestia che hai visto era ma non è più, salirà dall'Abisso, ma per andare in perdizione. E gli abitanti della terra, il cui nome non è scritto nel libro della vita fin dalla fondazione del mondo, stupiranno al vedere che la bestia era e non è più, ma riapparirà. …..  11 Quanto alla bestia che era e non è più, è ad un tempo l'ottavo re e uno dei sette, ma va in perdizione

 

Notiamo per tre volte questa misteriosa espressione: “era e non è più”.

Man mano che procediamo, ricordando frammenti di spiegazioni passate, abbiamo più mezzi per capire: sappiamo che viene dall’abisso non dal cielo, dunque proviene da Satana. Sappiamo già della triade diabolica Satana-Anticristo-Antispirito che cerca di copiare le tre Persone con cui si rivela l’Eterno: DioPadre-DioFiglio-DioSpirito; quindi Satana cerca di riprodurre tutto per farsi passare per un dio, ma non potendo creare, copia, ingannando. Parlando del Signore, Giovanni aveva detto:

-“Giovanni, alle sette chiese che sono in Asia: grazia a voi e pace da colui che è, che era e che viene, dai sette spiriti che sono davanti al suo trono” (Ap 1:4);

-«Io sono l'alfa e l'omega», dice il Signore Dio, «colui che è, che era e che viene, l'Onnipotente» (Ap 1:8)

-E le quattro creature viventi avevano ognuna sei ali, ed erano coperte di occhi tutt'intorno e di dentro, e non cessavano mai di ripetere giorno e notte: «Santo, santo, santo è il Signore, il Dio onnipotente, che era, che è, e che viene» (Ap 4:8)

Si può allora pensare ad una specie di imitazione di Cristo e dei Suoi atti. L’aggiunta nel ns versetto “ma riapparirà ”(Ap. 17:8 … stupiranno al vedere che la bestia era e non è più, ma riapparirà) ci fa pensare a qualche presunto miracolo che scimmiotterà; persino una rinascita-resurrezione. Che questa sia reale o simbolica poco cambia di fronte all’effetto che farà alla gente.

 

Ap. 17:9 Qui ci vuole una mente che abbia saggezza….

Pensiamo che non si tratti di una mente intelligente o saggia semplicemente da un punto di vista intellettuale come si intende comunemente, ma di una forma di intelligenza e saggezza “illuminata”, particolare, come un dono speciale dello Spirito di Dio allo spirito dell’uomo:

 

Lo Spirito del SIGNORE riposerà su di lui: Spirito di saggezza e d'intelligenza, Spirito di consiglio e di forza, Spirito di conoscenza e di timore del SIGNORE. (Isaia 11:2)

 

Perché il Signore dà la sapienza, dalla sua bocca esce scienza e prudenza. (Proverbi 2:6)

 

«Sia benedetto eternamente il nome di Dio perché a lui appartengono la saggezza e la forza. (Daniele 2:20)

 

Il principio della saggezza è il timore del SIGNORE, e conoscere il Santo è l'intelligenza. (Proverbi 9:10)

 

Con la saggezza il SIGNORE fondò la terra, e con l'intelligenza rese stabili i cieli (Proverbi 3:19)

 

E questo dono non è impossibile da ricevere, basta chiederlo con tutto il ns cuore di credenti:

Se poi qualcuno di voi manca di saggezza, la chieda a Dio che dona a tutti generosamente senza rinfacciare, e gli sarà data. (Giacomo 1:5)

 

Come conseguenza di questo ragionamento risulta evidente che anche se un genio imparasse la Bibbia a memoria (se non ha in se stesso questa particolare “mente aperta”), potrebbe non capire niente di quello che vi è rivelato.

 

Ora chi apre la mente non è la nostra bravura, ma solo il Signore:

Allora aprì loro la mente per capire le Scritture  (Luca 24:45)

 

In conclusione per avere questa saggezza nel comprendere i passi della Bibbia ci vuole una profonda umiltà nel pregare il Signore affinché ci apra la mente.

 

Ap. 17:9 ….Le sette teste sono i sette colli sui quali è seduta la donna; e sono anche sette re. 10 I primi cinque sono caduti, ne resta uno ancora in vita, l'altro non è ancora venuto e quando sarà venuto, dovrà rimanere per poco

 

Al tempo di Giovanni l’impero del mondo era quello romano. Le sette teste sono i sette colli è un chiaro riferimento a Roma capitale dell’impero che sta su sette colli.[1]

Bisogna fare attenzione a questa parola: “….i sette colli sui quali è seduta la donna”. Quindi la bestia (Anticristo, impero mondiale a somiglianza dell’impero romano) ha sette teste e viene identificato con la sua capitale Roma; però la donna, la grande prostituta, la falsa religione mondiale, è pure seduta sugli stessi sette colli, ovvero Roma. Teniamolo a mente.

 

L’interpretazione della frase Ap. 17:9  “…e sono anche sette re. 10 I primi cinque sono caduti, ne resta uno ancora in vita, l'altro non è ancora venuto e quando sarà venuto, dovrà rimanere per poco” sembra più difficile, ma possiamo fare una scelta tra le tante interpretazioni. In riferimento all’intelligenza che dovremmo avere di cui abbiamo parlato sopra (Ap 17:9), Samuele Negri dice: «Ora l’unica intelligenza che possiamo avere per capire ciò che è rivelato è quella che proviene dalle Scritture (“La rivelazione delle tue parole illumina; rende intelligenti i semplici.” Sal 119:130). Se vogliamo capire come avvenga il susseguirsi di questi regni dobbiamo ricordare la rivelazione che Dio diede a Nabucodonosor sulla statua da lui sognata con la spiegazione da Daniele.[2] […]  il v.10 dovrebbe indicare i cinque imperi che al momento in cui Giovanni scrisse non erano più. Cioè Egitto, Assiria, Babilonia, Medo-Persinai e Greci. In quel momento vi erano i Romani, ma c’è un settimo re che deve ancora venire e che durerà poco. Questi è l’Anticristo, che non durerà più di sette anni»

 

Ap. 17:11 Quanto alla bestia che era e non è più, è ad un tempo l'ottavo re e uno dei sette, ma va in perdizione. 

«Alla luce della finta morte e risurrezione, il regno dell’Anticristo è sia il settimo che l’ottavo regno. Egli sarà il settimo re prima della propria sparizione e, quindi, l’ottavo dopo la “pseudo-risurrezione”, allorché distruggerà l’impero religioso della prostituta e rivendicherà esclusivamente per sé l’adorazione del mondo (v.16)» (MacArthur)

 

Ap. 17:12 Le dieci corna che hai viste sono dieci re, i quali non hanno ancora ricevuto un regno, ma riceveranno potere regale, per un'ora soltanto insieme con la bestia. 13 Questi hanno un unico intento: consegnare la loro forza e il loro potere alla bestia. 

Si tratta delle dieci potenze mondiali che seguiranno l’Anticristo. C’è chi parla degli stessi popoli che costituivano l’impero romano in modo letterale, o le loro etnie che oggi hanno formato le varie nazioni soprattutto europee. Individuarli con certezza ci pare ancora difficile.

 

Ap. 17:14 Essi combatteranno contro l'Agnello, ma l'Agnello li vincerà, perché è il Signore dei signori e il Re dei re e quelli con lui sono i chiamati, gli eletti e i fedeli».

Il riferimento è alla guerra mondiale di Harmaghedon in cui interverrà il Signore che li vincerà.

 

Ap. 17:15 Poi l'angelo mi disse: «Le acque che hai viste, presso le quali siede la prostituta, simboleggiano popoli, moltitudini, genti e lingue. 

E’ una conferma: la bestia che sale dal “mare” è la stessa su cui sta seduta la prostituta, la quale a sua volta è come se stesse sulle “acque” cioè un tumultuoso insieme di popoli, moltitudini, genti e lingue. Entrambi (la bestia-Anticristo e la prostituta Babilonia), seppure in modi diversi, sono uniti per soggiogare il mondo.

 

Ap. 17:16 Le dieci corna che hai viste e la bestia odieranno la prostituta, la spoglieranno e la lasceranno nuda, ne mangeranno le carni e la bruceranno col fuoco. 

Questo passaggio merita una analisi obiettiva storico-politica tra chiesa e stato. Un rapporto ambiguo soffocante e contraddittorio che almeno in Italia si trascina da secoli e che non si riesce mai a scindere.

 

Deduciamo dallo studio sulle “sette chiese”[3] che il Risorto condanni l’infiltrazione della politica e la ricerca del potere nella Sua vera Chiesa. Ora se esaminiamo le confessioni cristiane attualmente nel mondo (Ortodossi, Cattolici, Evangelici), ci accorgiamo facilmente che solo una di queste oltre che ad amministrare questioni di fede religiosa gestisce anche un suo proprio Stato politico, come lo Stato Città Vaticano. Ora uno Stato deve avere una moneta propria, degli interessi finanziari, una politica mondiale… Sono tanti impegni ed attività che si sommano con estrema difficoltà ad una predicazione cristiana che volesse davvero assomigliare alla chiesa fondata da Gesù (Il Quale non ha mai accettato ruoli politici).

Religione e politica sono un insieme diabolico e perverso come la prostituta e la bestia su cui siede. Finché hanno gli stessi interessi si sopportano e manifestano la loro ferocia sul mondo per gestirlo, ma sarà difficile comandare in due, mantenere l’equilibrio in questo amalgama. Come accadde per Iezebel, i cani (qui i dieci regni) ad un certo punto ne avranno abbastanza e sostituendo il loro capo-Anticristo alla donna-idolo (non è difficile il culto della personalità oggi) la “divoreranno” senza pietà.

 

Ma come mai tanto odio da parte della bestia (le nazioni) contro la prostituta?

Oltre al fatto che i demoni rispecchiano già alla base le caratteristiche proprie del loro capo (ribellione, ferocia, inganno, tradimento, distruzione, anche tra loro), occorre studiare nello specifico l’amministrazione mondiale del potere che viene da Satana.

A questo proposito, io che di politica ne so poco o niente, devo dire che sono rimasto sorpreso e inorridito nel leggere certi fatti della storia passata e della politica anche recente, in cui una parte corrotta del papato ha operato di nascosto. Lo studioso Roberto Sargentini nel suo libro “Harmaghedon” presenta diversi capitoli in proposito. In questa trattazione egli fa una panoramica storica della chiesa di Roma passando dall’imperatore Costantino ai vari papi,  all’alleanza con Mussolini ed Hitler, poi la Democrazia cristiana, le finanze vaticane affidate a Bernardino Nogara (1929), le varie banche in possesso del Vaticano, Calvi e il Banco Ambrosiano, Sindona, Gelli,  il cardinale Marcinkus, il caso Orlandi con la banda della Magliana e Renatino de Pedis, ecc. ecc. il tutto raccontato con fonti  storiche e giornalistiche consultabili. Fa impressione soprattutto un fatto riportato alla pag 193 del libro del Sargentini, dove è presente una specie di “ricatto economico” del Vaticano all’Italia nel 1964.[4]  

Il punto che voglio mettere in evidenza non è tanto questo fatto in se stesso che, come ignorante in materia di intrallazzi politici finanziari non so valutare,  quanto invece il meccanismo: Immaginiamo per un momento che un vertice corrotto di una grande e potente chiesa-Stato possa riuscire a ricattare altri Stati. Ebbene il susseguirsi di queste “forzature” non procurerebbero un odio represso che alla prima occasione potrebbe scoppiare? Nel caso in cui il “nuovo impero romano”, ovvero il governo dell’Anticristo, comprendesse l’Europa dei Romani, si potrebbe allora comprendere il perché la bestia, ad un certo punto, si rivolterà contro la prostituta che la cavalca: «Poiché manovre del genere, a quanto pare, non sono eccezioni, si comprende perché, quando i tempi saranno maturi, gli stati Europei presenteranno il conto al Vaticano» (Sargentini).

 

A scanso equivoci, è bene chiarire che stiamo leggendo Apocalisse 17, la settima piaga in prossimità del ritorno di Gesù Cristo. Questo significa, per la linea di fede che noi seguiamo, che la vera Chiesa è stata già rapita ed è al sicuro nel cielo. In questa vera Chiesa sono stati accolti i credenti considerati giusti dal Signore, provenienti da tutto il mondo. Faranno probabilmente parte della “Chiesa rapita”  persone tratte da molte denominazioni cristiane attuali, anche ortodosse cattoliche e protestanti. Anche dagli Ebrei, se questi (come i “Giudei messianici”) credono in Gesù Cristo come Messia. Queste persone giustificate e già salvate, non si saranno certo mescolate con gli interessi di questa falsa chiesa apostata ed intrisa di nefandezze, composta di gerarchie corrotte, di cui stiamo parlando; anzi ne avranno preso le distanze. Quando dunque parliamo di Vaticano o Chiesa cattolica in senso negativo ci riferiamo sempre a quella parte di persone che seguono le idolatrie e gli interessi politici volontariamente e consapevolmente.

 

 Ap. 17:18 La donna che hai vista simboleggia la città grande, che regna su tutti i re della terra».

Anche qui occorre molta attenzione. La donna prostituta è un sistema religioso globale che si è unito a tutti i re della terra. Ci si può chiedere come sia possibile una tale rete religioso-politica. L’ipotesi che noi accogliamo, spesso accennata, è quella che vede nel falso ecumenismo il collante per riconoscimenti ed alleanze di tutte le religioni di tutti gli stati. In pratica è una super-religione che accetta tutto, che ha sempre più potere decisionale nel mondo (agendo sulle coscienze della gente) dove apparentemente ciascuno è libero di rimanere così com’è, ma con a capotavola una persona unica che gestisce uno Stato.

 

(continua)

 


 


[1] Ovviamente quando si interpreta troppo razionalmente, pur avendo cultura e buona volontà, si può giungere a conclusioni diverse se non addirittura errate. Per esempio un commentatore importante, nel tentativo di dimostrare che non era Roma la città “dei sette colli” indicata in Ap 17, ha obiettato che i colli di Roma non sono solo sette (Aventino, Campidoglio, Celio, Esquilino. Palatino, Quirinale, Viminale)  ma sono di più (con il Pincio, Gianicolo, Vaticano). L’obiezione ha una sua logica ma non tiene conto di alcuni fattori importanti:  «L’Apocalisse fu scritta intorno al 96-98 d.C. Al tempo di Giovanni almeno da circa 700 anni i colli classici facevano parte di Roma. Il Pincio fu incluso nelle mura dall’imperatore Aureliano intorno al 270 d.C. Il Gianicolo invece è rimasto sempre fuori le mura. Solo tra il 270 e il 273 d.C. una sua parte è stata inclusa da Aureliano entro le mura. Colle Vaticano è entrato a far parte della città nell’848 d.C. circa, quando papa Leone IV ampliò le mura per proteggere San Pietro. In conclusione Apocalisse 17 parla di Roma. I “sette colli” sono i colli storici; gli altri tre non facevano parte della città. Ancora oggi i romani escludono i tre colli di cui abbiamo parlato, dai colli su cui sorge Roma. Quando se ne parla si specifica “fuori le mura” o comunque è sottinteso» (Prof. Roberto Sargentini - che tra l’altro è romano da generazioni).

 

[2] Nel nostro sito accennammo già a questa profezia di Daniele in LA SITUAZIONE STORICA ATTUALE PROFEZIA DELLA STATUA DI DANIELE – (ndr)

 

[4]  «Nel giugno del 1964, con Aldo Moro ancora al potere, la chiesa dei poveri minacciava di travolgere l’intera economia italiana. Durante le trattative [per dei privilegi su certi interessi economici, spiegati nel dettaglio nel libro Harmaghedon pag 192-193 -ndr]   i funzionari vaticani dissero al governo italiano che, se non si fosse trovata una soluzione, avrebbero immesso sul mercato tutte le azioni che possedevano in Italia. Avevano scelto il momento propizio. Il mercato italiano dei titoli stava attraversando un momento particolarmente sfavorevole e le sue azioni precipitavano giorno per giorno. Mettere sul mercato l’ingente quantità di azioni del Vaticano avrebbe significato distruggere l’intera economia italiana. Il governo italiano, messo davanti ad una simile realtà, capitolò. Nell’ottobre del 1964 fu preparato un disegno di legge che avrebbe ratificato l’accordo illegale» (Citazione da: “In nome di Dio” di David Yallop pag 104-105, riportata da: “Harmaghedon- il tempo della fine” di R. Sargentini – Ed Perciballi, pag 192-193.

 

 

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