I MESSAGGI DEI TRE ANGELI - AP 14:6-13 -Parte 54 - RR 17-3-20

 

 

(segue)

 

 IL TESTO

Apocalisse 14:6 Poi vidi un altro angelo che volava in mezzo al cielo, recante il vangelo eterno per annunziarlo a quelli che abitano sulla terra, a ogni nazione, tribù, lingua e popolo. 7 Egli diceva con voce forte: «Temete Dio e dategli gloria, perché è giunta l'ora del suo giudizio. Adorate colui che ha fatto il cielo, la terra, il mare e le fonti delle acque».
8 Poi un secondo angelo seguì dicendo: «Caduta, caduta è Babilonia la grande, che ha fatto bere a tutte le nazioni il vino dell'ira della sua prostituzione». 9 Seguì un terzo angelo, dicendo a gran voce: «Chiunque adora la bestia e la sua immagine, e ne prende il marchio sulla fronte o sulla mano, 10 egli pure berrà il vino dell'ira di Dio versato puro nel calice della sua ira; e sarà tormentato con fuoco e zolfo davanti ai santi angeli e davanti all'Agnello». 11 Il fumo del loro tormento sale nei secoli dei secoli. Chiunque adora la bestia e la sua immagine e prende il marchio del suo nome, non ha riposo né giorno né notte. 12 Qui è la costanza dei santi che osservano i comandamenti di Dio e la fede in Gesù. 13 E udii una voce dal cielo che diceva: «Scrivi: beati i morti che da ora innanzi muoiono nel Signore. Sì, dice lo Spirito, essi si riposano dalle loro fatiche perché le loro opere li seguono».

 

SPIEGAZIONE

Primo angelo

Ap 14:6 Poi vidi un altro angelo che volava in mezzo al cielo, recante il vangelo eterno per annunziarlo a quelli che abitano sulla terra, a ogni nazione, tribù, lingua e popolo.

Per alcuni riferimenti che seguiranno alcuni vedono in questo primo angelo, Cristo stesso (Walvoord), per altri non è così. Direi che nel dubbio possiamo lasciarlo in modo letterale concentrandosi sul contenuto più che sulla identificazione possibile o non possibile dell’angelo.

Ap 14:6 …che volava in mezzo al cielo, Ovvero allo zenith il punto più alto in cui il sole dà il massimo splendore e tutti lo vedono.

Ap 14:6 recante il vangelo eterno per annunziarlo a quelli che abitano sulla terra, a ogni nazione, tribù, lingua e popolo. Il Negri fa una intelligente analisi di questo “vangelo eterno” o “buona notizia” a partire dal “protovangelo”[1], passando per l’evangelizzazione nel priodo di grazia in cui siamo adesso,  fino a questo annuncio nel periodo della grande tribolazione, dove ancora sarà possibile convertirsi ma a caro prezzo, probabilmente in clandestinità, rischiando la vita. In questo annuncio deciso forte nel cielo (Satana in quei tempi sarà cacciato/relegato sulla terra) tutti gli uomini, anche se in grande ristrettezza, in qualche modo ancora “sentiranno” chiaramente questo invito. Si avvererà così completamente la profezia di Gesù: “E questo vangelo del regno sarà predicato in tutto il mondo, affinché ne sia resa testimonianza a tutte le genti; allora verrà la fine.” Matteo 24:14

Ap 14:7 Egli diceva con voce forte: «Temete Dio e dategli gloria, perché è giunta l'ora del suo giudizio. Adorate colui che ha fatto il cielo, la terra, il mare e le fonti delle acque».

Nonostante tutto ci sarà ancora la possibilità di convertirsi, ma non basterà più un’adesione mentale, occorrerà una scelta con dei fatti obbligatoriamente vicini perché gli avvenimento che noi ora leggiamo con calma, un pezzetto alla volta, allora saranno un susseguirsi rapido. Dice io credo non basterà, sarà necessario adorare il Signore ovvero riconoscere che Lui è Dio e non c’è altri che Lui. Una scelta che le circostanze non permetteranno più che sia ambigua.

 

Secondo angelo

Ap 14:8 Poi un secondo angelo seguì dicendo: «Caduta, caduta è Babilonia la grande, che ha fatto bere a tutte le nazioni il vino dell'ira della sua prostituzione».

Questi annunci solenni sono anticipi, sostegni, accenni, preparazioni a quanto poi verrà spiegato in dettaglio (Ap 18), nelle sette coppe. Babilonia come vedremo meglio è simbolo di prostituzione idolatrica e confusione sociale politica e morale.

 

Terzo angelo

Ap 14:9 Seguì un terzo angelo, dicendo a gran voce: «Chiunque adora la bestia e la sua immagine, e ne prende il marchio sulla fronte o sulla mano, 10 egli pure berrà il vino dell'ira di Dio versato puro nel calice della sua ira; e sarà tormentato con fuoco e zolfo davanti ai santi angeli e davanti all'Agnello». 11 Il fumo del loro tormento sale nei secoli dei secoli. Chiunque adora la bestia e la sua immagine e prende il marchio del suo nome, non ha riposo né giorno né notte.

Chiarisce meglio la necessità di distaccarsi in modo netto dal potere e dalla influenza che in quel momento sarà molto forte, ovvero quello di Satana manifestato dall’Anticristo e dal Falso profeta. Il Signore avvisa che non si può stare un po’ qui e un po’ lì. Chi adora la bestia cioè la riconosce come suo condottiero e ne approva i comportamenti sarà condannato per l’eternità. E’ una specie di ultimo avviso nel tentativo di strappare ancora qualche anima dalla distruzione eterna, che in quel momento per gli empi sarà prossima.

 

(continua)
 


[1] Genesi 3:15 Io porrò inimicizia fra te e la donna, e fra la tua progenie e la progenie di lei; questa progenie ti schiaccerà il capo e tu le ferirai il calcagno».

 

 

 

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