Bollettino libero cristiano evangelico  della "Piccola Iniziativa Cristiana" a cui tutti possono partecipare utile per la riflessione e lo studio biblico

 

 

CAMMINARE CON DIO PRIMA DEL RAPIMENTO

Di Renzo Ronca – (11-1-09) agg. 15-5-15 - h. 9,15

 Enoc camminò con Dio; poi scomparve, perché Dio lo prese  (Genesi 5:24)

 

 

 

 

 

 

Per camminare insieme due persone devono prima di tutto essere in accordo[1]; ma non basta avere in comune lo stesso obiettivo, occorre avere lo stesso passo, la stessa modalità, la stessa mentalità, lo stesso pensiero insomma.

Stesso pensiero, stessa mente, essere uniti, essere “Uno”.

Dio è “Uno” Cristo era “Uno” con il Padre. Dio Padre, Dio Figlio, Dio Spirito Santo, sono una famiglia di cui facciamo parte.

Noi siamo “Uno”  con il Cristo, con il Padre e con lo Spirito Suo. Tutti perfettamente concordi in una sola mente.

Noi siamo Chiesa e la Chiesa come Sposa di Cristo sarà perfettamente unita a Lui nella casa del Padre, tra breve.

Essere uniti della stessa mente tra marito e moglie come Gesù lo è con la Sua Chiesa.

E Dio Spirito Santo, che guida la Chiesa e noi stessi nella complessità  dei nostri pensieri, ci avvia all'abbraccio del Padre come un ritorno festoso.

 

 

Noi credenti stiamo facendo “un cammino di fede”. Questo camminare con chi è, se non con Dio?  Ma allora dobbiamo chiederci: siamo dello stesso pensiero con Lui?

 

Enoc “camminava” con Dio. Com’è bella questa espressione!

In ogni momento Enoc si manteneva nel giusto passo con l’Eterno. Come ha detto un predicatore, camminare con Dio non è andare avanti a Lui, perché noi non conosciamo la strada nei dettagli e nei tempi; e non è nemmeno restare indietro perché andare troppo piano significa farsi raggiungere dal passato, ed il passato ci riporta alle leggi della carne, e dunque perderemmo il contatto spirituale.

C’è un “giusto passo” che non si scopre studiandolo nella nostra mente o nella teologia, ma si sperimenta solo quando si osserva il cammino di Dio.

Noi scopriamo la partenza e la fermata solo “vedendo” partire e fermarsi il Signore.

Ma come “vedere” questo, se i nostro occhi carnali non possono? La carne è carne e segue le sue leggi, non sono le emozioni, le “sensazioni” che ci possono guidare, ci deve essere qualcos’altro.

Se siamo nati in Spirito, camminiamo secondo lo Spirito.

 

"Infatti coloro che sono secondo la carne volgono la mente alle cose della carne, ma coloro che sono secondo lo Spirito alle cose dello Spirito.  Infatti la mente controllata dalla carne produce morte, ma la mente controllata dallo Spirito produce vita e pace". (Romani 8:5-6)

 

Dirai: ma come si ascolta lo Spirito?

 

Vorrei risponderti con una domanda: tu quanto tempo dedichi a Dio ogni giorno? Ti metti ogni giorno al riparo da ogni distrazione e all’ascolto della Sua Parola?

 

E’ questo che ti permetterà di scorgere il “passo di Dio”: la meditazione della Sua Parola ogni giorno; il dialogare con Lui quando hai buttato l’orologio e le tue ansietà. Lo spirito tuo, unito allo Spirito Suo, comincerà a vedere come Lui vede e a volere come Lui vuole.

In questo modo, come Enoc, “cammineremo” con Dio, il quale, per il fortissimo amore che ha per noi, nel vederci così bisognosi di Lui e desiderosi di piacerGli, ci rapirà per sempre.

 

 

 

 

 

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[1] Amos 3:3 Due uomini camminano forse insieme, se prima non si sono accordati?

 

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