LE SETTE CHIESE DELL’APOCALISSE DA VICINO –  EFESO INIZIO - 6 - di Renzo Ronca - 13-1-20

 

 

[rovine di Efeso]

 

 

 

(segue)

 

La volta scorsa, dopo aver “sorvolato” lentamente il territorio dell’Apocalisse di Giovanni, eravamo entrati “a piedi” e stavamo “camminando” senza fretta, osservando i particolari più evidenti. Avevamo letto la solenne dedica del Signore alle 7 chiese dell’Asia (Ap 1:4) ed avevamo appena accennato al modo di leggere questi messaggi.  Proseguiamo.

 

LOCALITA’ REALI, CONTENUTI FLUIDI

Ci troviamo di fronte a sette “lettere” scritte a sette località reali, esistenti davvero: Efeso, Smirne, Pergamo, Tiatira, Sardi, Filadelfia, Laodicea; tutte in Asia Minore, nell’attuale Turchia. La loro scelta, la loro storia, i contenuti fluidi dei messaggi applicabili in diversi tempi e in diversi modi hanno spesso intrecciato il commento e le spiegazioni dei teologi.

 

NOI OCCIDENTALI

A differenza della mentalità ebraica molto concreta, noi occidentali siamo specializzati a complicare le cose semplici e ipotizzare interpretazioni/filosofie che, per qualche virgola, restano distanti tra loro come l’oceano; anzi si allontanano sempre più come nella deriva dei continenti. Ovviamente, chi è abituato a spezzettare così la Bibbia, quando arriva all’Apocalisse dà il massimo di sé, tirando fuori piccole e grandi differenze interpretative che, per un gusto tutto personale, non convoglia mai in uno sforzo comune. Nel nostro Paese ad esempio, l’Italia, dove tutti parlano strillano e nel disaccordo sono sempre convinti di aver ragione, quando si è più di due è facile fondare un nuovo partito, oppure una nuova dottrina. Beh, nell’Apocalisse, se vogliamo procedere bene, dovremmo fare il contrario! Come già dicemmo, dovremmo sforzarci di non vedere le interpretazioni come fossero in perenne lotta tra loro per assumere un predominio, bensì dovremmo saper accogliere tutto e ritenere solo ciò che è buono,[1] secondo un attento filtraggio tra coscienza dell’anima e Spirito di Dio. Almeno proviamoci.

 

LA NOSTRA POSIZIONE

Abbiamo detto che vi sono diverse interpretazioni sul significato dei messaggi alle sette chiese. Pensiamo che abbiano tutte una qualche validità, più o meno prioritaria. Lasciamo al teologo fare disquisizioni teologiche. Noi vediamo di apprendere il più possibile da quanto leggiamo e poi lasciamo a queste notizie il tempo di depositarsi nella nostra mente in forma il più possibile ordinata. Eviterò allora di “definire le definizioni” e procederò pensando a queste lettere come messaggi che sono, erano e saranno validi sempre, per tutti i credenti e le loro comunità. Attraverso la loro lettura possiamo consolarci correggerci e prepararci per quanto accadrà. Il ns fine infatti non è di fare una semplice esegesi fine a se stessa, come in palestra si farebbe la ginnastica, bensì è quello di capire le cose che stanno per avvenire, perché il tempo è vicino (Ap 1:3). “Così in qs sette messaggi il Signore ha voluto informarci offrendoci un panorama significativo, non solo della chiesa in quel momento, ma anche della descrizione della storia della Chiesa dalla Pentecoste (Atti 2)  fino al rapimento di essa (1 Tess. 4:13-18)” (S. Negri).

 

LETTERA ALLA CHIESA DI EFESO

 

INQUADRAMENTO

Si tratta della stessa chiesa di Efeso a cui l’apostolo Paolo mandò la sua precedente lettera. A quei tempi Efeso era una città grande, davvero importante. “Capitale della provincia romana dell’Asia…. Il primo annuncio del Vangelo fu probabilmente portato da Priscilla ed Aquila, una coppia di sposi di eccezionali doti spirituali (Atti 18:26), trattenutasi in loco allorché Paolo intraprese il suo 2° viaggio missionario (Atti 18:18-19)…. La città era forse meglio nota per il suo magnifico tempio di Artemide o Diana, una delle sette meraviglio del mondo antico. Era altresì importante centro politico, culturale e commerciale, alla stregua di Alessandria d’Egitto e Antiochia di Pisidia…”[2]

 

PRECEDENTI E SUCCESSIVI UTILI

La lettera agli Efesini di Paolo ci serve per capire gli antefatti che poi portarono questa chiesa al fallimento, nonostante i ripetuti avvertimenti. In Efesini vengono ricordati ai credenti le grandi benedizioni ricevute, ma proprio per questo viene raccomandata anche una attenta vigilanza dalle tentazioni dell’avversario che non sarebbero mancate (“l’armatura del cristiano” Efes. 6:10-18). Viene inoltre rivelata per la prima volta una verità fondamentale e cioè che tutti coloro che credono a Gesù Cristo, il Messia, sono uguali davanti a Dio (giudei e non giudei); tutti concittadini del Suo regno eterno. Infine Paolo parla della Chiesa intesa come “Sposa di Cristo” (MacArthur).

Ma dopo una buona partenza in cui sembrò svilupparsi una sana e fiorente comunità (il Signore amava molto questa chiesa di Efeso -il cui nome tradotto significa ‘diletta, amata’-  e, dopo Paolo, mandò anche il bravo Apollo (At 18:19-20) apprendiamo già dalla 1 lettera di Timoteo che le cose in pochi anni si erano guastate (1 Tim 1:3-4; 6-7; 19-20; 4:1-6, 11-12; 5:17-24; 6:3-5, 9-10, 20-21) (S.Negri).

Proprio perché molto amata dal Signore abbiamo nel messaggio dell’Apocalisse un incoraggiamento ed un nuovo invito, ma molto più breve –come sono tutti e sei gli altri messaggi-  quasi una comunicazione telegrafica in cui oltre a rinnovare l’amore, il Signore evidenzia gli errori della comunità e la rimprovera dicendo che se non cambia allora finirà inevitabilmente per essere distrutta. Le raccomanda un ravvedimento urgente. La comunità di allora non cambiò ed oggi di questa città e di questa chiesa rimangono sono rovine.

 

IL TESTO (Ap 2:1-7)

1 «All'angelo della chiesa di Efeso scrivi: Queste cose dice colui che tiene le sette stelle nella sua destra e cammina in mezzo ai sette candelabri d'oro: 2 "Io conosco le tue opere, la tua fatica, la tua costanza; so che non puoi sopportare i malvagi e hai messo alla prova quelli che si chiamano apostoli ma non lo sono e che li hai trovati bugiardi. 3 So che hai costanza, hai sopportato molte cose per amor del mio nome e non ti sei stancato. 4 Ma ho questo contro di te: che hai abbandonato il tuo primo amore. 5 Ricorda dunque da dove sei caduto, ravvediti, e compi le opere di prima; altrimenti verrò presto da te e rimoverò il tuo candelabro dal suo posto, se non ti ravvedi. 6 Tuttavia hai questo, che detesti le opere dei Nicolaiti, che anch'io detesto. 7 Chi ha orecchi ascolti ciò che lo Spirito dice alle chiese. A chi vince io darò da mangiare dell'albero della vita, che è nel paradiso di Dio".

 

Leggiamo con calma qs sette versetti, cercando di individuare quelli più significativi. Poi continueremo.

 

(continua)


 

[1] 1 Tess 5:19 Non spegnete lo Spirito. 20 Non disprezzate le profezie; 21 ma esaminate ogni cosa e ritenete il bene;

 

[2] Da introduzione alla lettera di paolo agli Efesini -  Bibbia NR MacArthur

 

 

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