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MAGGIORE CONSAPEVOLEZZA DELLA PAROLA E DEI CONTENUTI CHE TRASMETTIAMO - COMUNICAZIONE E LINGUAGGI DA “EV.OG.– L. 3” - parte 18 - di Renzo Ronca - 18-7-14-h.19 - (Livello 3 su 5)
(segue)
1)Il linguaggio verbale esprime ciò che vorremmo dire. Abbiamo già in mente una idea un fatto da raccontare o da comunicare, allora prendiamo in prestito dei veicoli standard che tutti conoscono e a cui tutti danno lo stesso significato: le parole. Disponendo le parole in un insieme, organizzandole in un certo ordine (sintassi) di solito riusciamo a comunicare sufficientemente ciò che vorremmo dire. Ma questo è valido soprattutto per le cose più elementari pratiche e semplici; quando si affrontano argomenti teorici di un certo spessore le parole potrebbero non bastare. La cultura, cioè il conoscere molte parole e molte scienze, può aiutare molto, ma il rischio è che poi si finisce per formare delle categorie di linguaggi solo per “addetti ai lavori” (linguaggio giornalistico, tecnico, giuridico, politico, medico, ecc).
2)Il linguaggio del corpo esprime di solito ciò che abbiamo dentro. Il nostro corpo comunica anche con l’espressione facciale, la postura, la mimica, i gesti, ecc. Non di rado succede che a parole vorremmo comunicare un certo tipo di contenuto (ad esempio la pace nel mondo) ma con il corpo diffondiamo un messaggio contrario, come l’aggressività o la violenza. Le emozioni e i pensieri che abbiamo vengono trasmessi con il linguaggio del corpo in modo spesso più efficace delle parole.
Tra i vari aspetti del linguaggio del corpo possiamo inserire anche: a)quello della “prossemica” che analizza i messaggi inviati con l’occupazione dello spazio. Infatti ognuno di noi tende a suddividere lo spazio che ci circonda in quattro zone principali: Zona intima (da 0 a 50 centimetri); Zona personale (da 50 cm ad 1 metro); Zona sociale (da 1 m a 3 o 4 m); Zona pubblica (oltre i 4 m); b)quello dell’”aptica”, dove vengono analizzati i gesti comunicativi espressi tramite contatto fisico (stretta di mano, abbraccio, bacio sulle guance, “batti il cinque” ecc.)
3)COMUNICAZIONE “SPIRITUALE” – Vi è un modo necessario, indispensabile, misterioso e particolare con cui lo Spirito di Dio ci comunica le verità, le correzioni e gli insegnamenti necessari. Non approfondiremo adesso questo aspetto; rimandiamo magari il lettore allo studio dello Spirito Santo [possono essere d’aiuto i ns: ACCOSTAMENTO CONCRETO AL DONO PROFETICO (pagina) e anche: ARMONIA DELLO SPIRITO SANTO (dossier PDF)].
4) Altre forme di comunicazione - Vi sono moltissime forme di comunicazione che qui non approfondiremo, ma di cui è bene conoscere l'esistenza solo per renderci conto di quanto sia vasto questo campo: comunicazione artistica, mediatica, informatica, mentale, virtuale, ecc
In considerazioni di quanto detto: Nella nostra comunicazione cristiana (come per es nella evangelizzazione) o nel nostro ascolto di Dio e del prossimo, ci vuole maggiore attenzione e consapevolezza “ogni uomo sia pronto ad ascoltare, lento a parlare” (Giac 1:19)
E prima di parlare di Dio chiediamoci sempre se siamo nella Sua pace, “in linea” con Lui, oppure abbiamo dentro turbamenti, emozioni particolari, preoccupazioni, ira ansia rancore, ecc perché noi trasmettiamo ciò che abbiamo. Il contenuto di ogni nostra forma di comunicazione è dunque il contenuto del nostro cuore. Come potete dir cose buone, essendo malvagi? Poiché dall'abbondanza del cuore la bocca parla. (Matt. 12:34) L'uomo buono dal buon tesoro del suo cuore tira fuori il bene, e l'uomo malvagio dal malvagio tesoro del suo cuore tira fuori il male; perché dall'abbondanza del cuore parla la sua bocca. (Luca 6:45)
Un uomo “rinato in Cristo”, qualsiasi cosa dica o faccia, esprime sempre la volontà di Dio Difatti, in lui viviamo, ci moviamo, e siamo, come anche alcuni vostri poeti hanno detto: "Poiché siamo anche sua discendenza" (Atti 17:28)
Ma chi non è conosciuto da Dio, potrà dire quello che vuole, anche cose divine conoscendo la Bibbia a memoria, però non potrà trasmettere altro che falsità e vuoto: 22 Molti mi diranno in quel giorno: "Signore, Signore, non abbiamo noi profetizzato in nome tuo e in nome tuo cacciato demòni e fatto in nome tuo molte opere potenti?" 23 Allora dichiarerò loro: "Io non vi ho mai conosciuti; allontanatevi da me, malfattori!" (Matt 7:22-23) (continua)
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