Bollettino libero cristiano evangelico  dell'Associazione ONLUS  "Piccola Iniziativa Cristiana" a cui tutti possono partecipare utile per la riflessione e lo studio biblico

 

LE FRECCE INCENDIARIE

Gli improvvisi “flashback” accusatori

Impariamo a combattere Satana 9

Renzo Ronca - 27-8-10

 

 

 

 

 

 

 

Una tecnica abbastanza sofisticata degli attacchi di Satana consiste nell’uso dei “flashback”. Questa espressione inglese è composta da due parole “lampo” (flash) e “indietro” (back). In un film o in una narrazione si realizza inserendo ogni tanto delle brevi scene del passato in modo che possano avere una relazione col presente.

Nel nostro caso si tratta di inaspettati e rapidissimi ricordi che invadono il nostro presente per qualche frazione di secondo.

Tali ricordi vengono accuratamente scelti da Satana tra quelli più dolorosi per colpe commesse o ferite ricevute e sono gettati con violenza nel nostro quotidiano, approfittando di momenti di stanchezza della nostra mente.

Immaginiamo la nostra anima come un esercito al riparo dentro la rocca che è Gesù. Le nostre sentinelle vigilano sulle mura giorno e notte; tuttavia può capitare in qualche momento che si sentano stanche o che il loro sguardo ed il passo sia più lento… ecco, è il momento scelto dagli spiriti servitori di Satana per attaccarci! Un attimo ed arriva una freccia incendiaria fin dietro le mura! Subito le difese si riattivano ma intanto la freccia coglie nel segno e se non viene spenta potrebbe causare uno sfacelo bruciando tutto l’accampamento.

Ma come fanno questi ricordi ad essere tanto pericolosi? Ecco il meccanismo terribile che può innestare una reazione devastante: Come già sappiamo, Gesù ci ha tolto tutto il peccato. Ogni peccato commesso è stato tolto.  Ebbene il maligno, approfittando di un meccanismo psicologico di rimozione e di regressione e fissazione di certi traumi, ripropone scene terribili del passato, di cose sofferte subìte o di cose abominevoli che abbiamo commesso, facendocele rivivere in modo violento, crudo, come se fossero presenti. La nostra mente di adesso è presa alla sprovvista e prova orrore, disgusto, rabbia, dolore, per questi ricordi così vivi, che gli suscitano istintivamente senso di colpa o di vendetta. Si tratta di emozioni violentissime che straripano dall’inconscio e allagano la stabilità della coscienza confondendoci momentaneamente; possono addirittura farci sobbalzare in maniera incontrollata anche fisicamente, tanto la loro potenza è devastante.

Non c’è molto da fare contro questi attacchi. La vigilanza al 100% è quasi impossibile; secondo me inutile colpevolizzare le nostre “sentinelle” che già svolgono un lavoro stressante. Ma se è impossibile fermare il lancio saltuario di qualche freccia, possiamo però neutralizzarle sempre più alla svelta; in che modo? 

Dobbiamo schermare quel contenuto dentro di noi che subito si “accende” per un ricordo. Questo non è un lavoro che devono fare le sentinelle, ma i soldati dentro le mura, ovvero una continua cura delle preghiere personali. Imparare l’autocontrollo si può. Lo Spirito di Dio ci aiuterà in questo lavoro fatto di pazienza e determinazione.

Ma l'operazione vincente sarà basata sul ristabilimento della verità:  questi attacchi sono brevissimi e si basano su un inganno che dopo un po’ è facilmente riconoscibile: infatti, se noi siamo stati già perdonati per i meriti di Cristo che già è morto per noi, come osa Satana rimettere in discussione il Suo sacrificio sulla croce? Dio ci ha perdonati, “riscattati a caro prezzo”, questa è la verità. Il resto è solo sorpresa, suggestione, inganno. Se le prime volte queste frecciate ci possono cogliere impreparati, col tempo sapremo subito come spegnerle: con la verità: apparteniamo a Cristo, siamo redenti, siamo già salvati. Quel peccato che torna alla mente non esiste più.

 

Le frecce arriveranno ancora? Niente paura, troveranno solo acqua fresca.

 

(continua)

 

 

 

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